(ANSAmed) - IL CAIRO, 27 LUG - L'accordo di ieri a Parigi fra
il premier libico Fayez Al Sarraj ed il generale Haftar,
impostato "di prepotenza" dalla Francia facendo leva
sull'influenza accumulata sull'est della Libia dove comanda il
generale Khalifa Haftar, avrà ripercussioni negative sulle
possibilità delle aziende italiane di aggiudicarsi appalti nel
paese nordafricano: lo ha sostenuto Ahmed Wali, consigliere
comunale di Tripoli e rappresentante di diverse aziende italiane
in Libia.
"Siamo contenti che ci sia stato un accordo. Però è un'intesa
fatta di prepotenza, con un improvviso intervento francese che
prende tutto", ha detto Wali parlando ad ANSAmed al telefono.
"Temo che l'Italia, dal market share, non avrà nulla, in
futuro", ha aggiunto il consigliere municipale.
"Questa mediazione francese non è venuta dal nulla: hanno
usato la loro influenza nell'est e sono intervenuti riuscendo a
portarli tutti e due in Francia", ha detto ancora Wali,
riferendosi ad Haftar e al premier Fayez Al Sarraj.
Quest'ultimo "ha guadagnato molto, in questo incontro: ha
vinto mettendo Haftar sotto il potere civile e questo era quello
che stavamo cercando, assieme al cessate il fuoco", ha detto
ancora il consigliere municipale, parlando di un "vantaggio per
l'ovest", per Tripoli. "Noi però volevamo che fosse l'Italia a
farlo", ha concluso Wali. (ANSAmed).
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Libia: cons. Comune Tripoli, intesa danneggia appalti Italia
Wali, Parigi l'ha imposta facendo leva influenza a est e Haftar