(ANSAmed) - ZAGABRIA, 27 GIU - Il sindaco di Zagabria ha
rinunciato all'ipotesi di indire un referendum per togliere il
nome del maresciallo Josip Broz Tito, condottiero antifascista e
capo della Jugoslavia socialista dal 1945 al 1980, a una delle
più belle piazze centrali della capitale croata, proponendo
invece una procedura più veloce nell'Assemblea cittadina.
Il sindaco populista Milan Bandic ha proposto di cambiare il
nome della piazza dedicata 70 anni fa a Tito in "Piazza della
Repubblica di Croazia" tramite una procedura urgente, per
assicurarsi la maggioranza nell'Assemblea cittadina, ovvero i
voti di alcuni consiglieri di estrema destra.
L'idea ha suscitato una valanga di critiche e proteste da
parte delle organizzazioni antifasciste e dei partiti di
sinistra, che vi vedono la volontà di rivedere in negativo il
contributo alla sconfitta del nazifascismo dei comunisti e
partigiani jugoslavi.
La controversia sull'opportunità di mantenere il nome del
leader comunista, nato nel 1896 in Croazia, alla piazza dove si
trovano il Teatro Nazionale e la sede dell'Università di
Zagabria dura da anni. Le organizzazioni di destra insistono che
Tito fu un dittatore comunista, responsabile inoltre per
migliaia di morti croati alla fine della Seconda guerra mondiale
quando i suoi partigiani vittoriosi giustiziarono circa 20 mila
soldati del regime filofascista degli ustascia, ma anche alcune
migliaia di civili in fuga dal comunismo. Per le sinistre, il
maresciallo Tito rappresenta il volto glorioso della lotta
antifascista dei popoli della ex Jugoslavia ed una delle
personalità più importanti della storia croata. (ANSAmed).
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Croazia: nuovo nome piazza Tito Zagabria, deciderà Comune
Sindaco populista lo vuole cambiare, critiche da antifascisti