(ANSAmed) - ZAGABRIA, 13 GIU - In Croazia si terrà molto
probabilmente in autunno un referendum per togliere il nome del
maresciallo Josip Broz Tito, condottiero antifascista e capo
della Jugoslavia socialista dal 1945 al 1980, a una delle più
belle piazze centrali della capitale Zagabria. Lo avrebbe deciso
il sindaco populista Milan Bandic, rieletto due settimane fa
alla guida della capitale croata per il sesto mandato
quadriennale consecutivo.
La controversia sull'opportunità di mantenere il nome del
leader comunista, nato nel 1896 in Croazia, alla piazza dove si
trovano il Teatro Nazionale e la sede dell'Università di
Zagabria dura da anni. Le organizzazioni di destra insistono che
Tito fu un dittatore comunista, responsabile della morte di
migliaia di croati alla fine della Seconda guerra mondiale,
quando i suoi partigiani vittoriosi giustiziarono circa 20 mila
soldati del regime filofascista degli ustascia, ma anche alcune
migliaia di civili in fuga dal comunismo. Per le sinistre, il
maresciallo Tito rappresenta il volto glorioso della lotta
antifascista dei popoli della ex Jugoslavia e una delle
personalità più importanti della storia croata.
Il sindaco Bandic, che in passato non si è mai espresso in
modo negativo su Tito, per assicurare una maggioranza
nell'assemblea cittadina dovrà formare una coalizione con la
destra estrema, che in campagna elettorale ha posto la questione
del nome della piazza come uno dei punti centrali del proprio
programma. (ANSAmed).
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Croazia: verso referendum contro piazza dedicata a Tito
Sindaco Zagabria Bandic apre a coalizione con estrema destra