(ANSAmed) - ROMA, 26 MAG - "Su migrazioni e sicurezza
alimentare il G7 in corso a Taormina può fare la differenza, ma
è indispensabile una strategia di ampio respiro per fare delle
migrazioni una scelta, e non una necessità". Lo sottolinea
ActionAid Italia, branca dell'Ong internazionale impegnata nella
lotta alle cause della povertà.
"Quando l'ex premier Matteo Renzi ha annunciato che la sede
del G7 sarebbe stata Taormina - si legge in una nota dell'Ong -
è stato evidente il valore simbolico e politico della scelta.
Dal centro del Mediterraneo, i Sette Grandi avrebbero goduto
della giusta prospettiva per concordare una risposta efficace al
fenomeno delle migrazioni", anche alla luce della spinta del
governo italiano nel sostenere i 'Migration Compact' sia in sede
europea sia al G7 di Ise-Shima. Una proposta che prevede fondi
per i Paesi di origine dei flussi migratori in cambio della
collaborazione nel contenimento degli stessi flussi.
Dare risposte concrete al fenomeno strutturale della mobilità
umana, rileva Action Aid, "non può coincidere con una chiusura
delle frontiere", ma sono necessarie politiche di accoglienza e
di sviluppo, che rispettino la dignità umana ad ogni latitudine.
Le migrazioni - ricorda l'Ong - sono un fenomeno globale in
forte crescita: nel 2015, il numero complessivo di migranti
internazionali è stato di circa 244 milioni, il 41% in più del
2000, con una maggioranza (150 milioni) composta da persone tra
tra i 15 e i 34 anni. Tra le cause che spingono a migrare ci
sono sicuramente conflitti, violenze e disastri naturali, ma
anche povertà, insicurezza alimentare, mancanza di opportunità
di lavoro, accesso limitato a sistemi di protezione sociale.
Ma questi ultimi fattori, sottolinea Action Aid, non possono
essere affrontati solo con interventi in alcuni specifici
settori della cooperazione, dato che le spinte verso ad emigrare
sono più complesse e articolate.
"È quindi indispensabile - sottolinea ActionAid - che i
Leader del G7 tengano ben presenti le cause profonde delle
migrazioni rurali". Fondamentale è anche "la trasparenza
nell'utilizzo dei fondi per i migranti, evitando di
contabilizzare quelli spesi nei Paesi donatori per l'accoglienza
come Aiuto Pubblico allo Sviluppo". Sulle migrazioni dunque i
Sette, a cominciare dall'Italia - conclude la nota, hanno il
dovere di lanciare un segnale forte al resto del mondo".
(ANSAmed).
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G7: ActionAid, per fermare migrazioni serve strategia ampia
Fuga aree rurali ha cause complesse, da Taormina segnale forte