(ANSAmed) - ROMA, 25 MAG - "Nessun mare al mondo ha avuto una
fioritura di civiltà simile a quelle del Mediterraneo, capace di
scolpire i tratti di una comune umanità europea. Un'umanità oggi
sfidata dalla crisi migratoria. Ma come italiani possiamo essere
fieri, perché abbiamo salvato migliaia di vite umane e difeso
l'onore dell'Europa". Questo il senso dell'intervento del
ministro degli Esteri Angelino Alfano, alla conferenza "La
visione e la politica estera dell'Italia. Il contributo del
CeSPI", tenutasi oggi alla Camera dei Deputati.
Il ministro degli Esteri ha stigmatizzato il fatto che
"tantissimi europei hanno alimentato l'illusione di poter
separare il loro destino da questo mare. E l'Italia si è così
trovata sola. Ma l'instabilità nel Mediterraneo è come un vento
caldo di scirocco che soffia sul fuoco dei populisti e
demagoghi: se vogliamo evitare che l'incendio populista si
diffonda e bruci i cardini della nostra democrazia, l'Europa non
deve più far finta di ignorare le crisi del Mediterraneo", ha
aggiunto Alfano, che ha evidenziato come "in un Mediterraneo in
tempesta, sulla bussola della diplomazia italiana ed europea, ci
sono tre punti cardinali irrinunciabili: stabilizzazione della
Libia e fine del conflitto siriano; orientamento verso sud della
Nato e Difesa Comune Europea; una più robusta diplomazia
economica nel Mediterraneo e verso l'Africa, continente di cui
abbiamo celebrato oggi la Giornata alla Farnesina e che sarà
oggetto di una specifica sessione di outreach al G7 di
Taormina". (ANSAmed).
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Alfano, Mediterraneo è nostro destino, illusorio separarsene
'Crisi alimentano vento populismo, Europa non si tiri indietro'