(ANSAmed) - ROMA, 19 MAG - La parola fine sulla terribile
vicenda di Giulio Regeni, il giovane ricercatore friulano
trovato morto alla periferia del Cairo dopo essere stato
torturato nel febbraio del 2016, non è ancora stata scritta.
''Una nebbia fitta avvolge il suo assassinio'' ed è per
questo che siamo qui oggi, per ''chiedere alle autorità
giudiziarie egiziane di fare piena luce sulla vicenda''. ''Non
accusiamo nessuno, non sappiamo chi sia stato, ma vogliamo la
verità su una storia che getta discredito su tutto l'Egitto''.
E, soprattutto, ''siamo qui in segno di solidarietà nei
confronti della sua famiglia''. A parlare in una conferenza
stampa organizzata oggi pomeriggio, a Roma, nella sede della
Stampa Estera, è un gruppo di scrittori e intellettuali egiziani
e arabi giunti in Italia ''a titolo personale'' - come precisa
lo scrittore iracheno Jabbar Yasin Hussin - ''per mantenere i
fari puntati'' sulla vicenda del giovane italiano.
"L'Egitto - prosegue Hussin - ha la responsabilità morale per
la sua morte" pur non avendo "relazioni dirette con la famiglia
del ragazzo, siamo in contatto con il loro legale e domani
saremo a Genova per incontrarlo, sperando di potere incontrare
uno dei componenti della famiglia, altrimenti lo faremo
simbolicamente al Salone del Libro di Torino, prendendo parte a
un dibattito durante il quale si parlerà del caso Regeni".
Al loro fianco, la scrittrice e giornalista Giuliana Sgrena
che ha letto l'appello firmato da alcuni intellettuali, fra cui
Raouf Mousaad e Massaad Abu Fajr, intervenuti alla conferenza.
Quella di Regeni, scrivono i firmatari, è una questione "che ci
chiama in causa in quanto getta ombre sull'onore di un Paese, e
sul concetto di libertà e rispetto dei diritti umani''. "Le
prese di posizione delle autorità egiziane su questo drammatico
assassinio sono inammissibili". È tempo, chiedono, "che dette
autorità collaborino con le autorità giudiziarie italiane per
far luce sulla verità, tutta la verità, ai sensi della legge e
nel rispetto dell'opinione pubblica italiana e egiziana, come
nel rispetto della famiglia della vittima''.
All'incontro era presente anche il capogruppo del Pd in
Campidoglio, Michela Di Biase.
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Regeni: a Roma intellettuali egiziani chiedono verità
Gruppo scrittori firma appello.'Egitto ha responsabilità morale'