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Macedonia: scontri parlamento, preoccupati Paesi regione

Leader Balcani guardano con apprensione a crisi Skopje

Redazione Ansa

(ANSAmed) - BELGRADO, 28 APR - Le nuove tensioni politiche in Macedonia, esplose ieri sera con l'irruzione di manifestanti nel parlamento a Skopje e gli scontri che hanno provocato oltre cento feriti, hanno suscitato preoccupazione e apprensione negli altri Paesi della regione. In Serbia il premier e presidente eletto Aleksandar Vucic si e' detto ieri sera "estremamente preoccupato" e ha lanciato un appello alle forze politiche a risolvere in modo pacifico e negoziale i problem sul tappeto.

"Sono problemi che riguardano non solo la Macedonia ma tutti noi che viviamo in questa regione, e che abbiamo il dovere di garantire pace e stabilita' per i nostri figli", ha detto Vucic che ha convocato per oggi una riunione urgente dell'Ufficio di coordinamento dei servizi segreti dedicate alla situazione in Macedonia. Analoga preoccupazione hanno espresso i dirigenti del Kosovo. Il presidente Hashim Thaci, invitando alla calma e alla moderazione, ha detto tuttavia di approvare l'elezione alla presidenza del parlamento di Talat Dzjaferi, rappresentante di un partito della minoranza albanese, all'origine dell'irruzione ieri in parlamento dei manifestanti di orientamento conservatore e dei successivi violenti scontri. Tutti i problemi, ha osservato da parte sua il presidente del parlamento Kadri Veselj, vanno risolti con mezzi politici". Il ministro degli esteri albanese Ditmir Bushati ha respinto le accuse a Tirana di ingerenza nella situazione politica in Macedonia, definendole parte di una catena di propaganda. "La Macedonia, ha detto, non ha amico migliore dell'Albania", un paese che non ha mai sollevato la questione dell'integrita' territoriale della Macedonia, ne' della sua lingua ne' dell'identita' come hanno fatto invece altri suoi vicini. I manifestanti di Skopje contestano la cosidetta 'piattaforma di Tirana', un presunto programma politico che sarebbe stato messo a punto dalla dirigenza albanese e che sarebbe alla base dell'accordo di coalizione raggiunto dal leader socialdemocratico macedone Zoran Zaev con alcuni partiti della minoranza albanese. Elemento questo che motiva il rifiuto del presidente Gjorgje Ivanov di affidare a Zaev l'incarico di formare il nuovo governo. Il 25% della popolazione in Macedonia e' di etnia Albanese. Anche il presidente bulgaro Rumen Radev si e' mostrato molto preoccupato per gli eventi a Skopje e ha invitato tutte le forze politiche a risolvere i problemi pacificamente con il dialogo e il confronto negoziale. (ANSAmed) Leggi l'articolo completo su ANSA.it