(di Fausto Gasparroni)
(ANSAmed) - CITTA' DEL VATICANO, 27 APR - A neanche tre
settimane dai sanguinosi attentati alle chiese copte della
Domenica delle Palme, e ad ancora meno dall'attacco armato al
monastero di Santa Caterina, sul Sinai, dove una cellula Isis
semina da tempo il terrore tra la comunità cristiana, papa
Francesco arriva domani in Egitto con la sua 'scommessa' di
rilanciare il dialogo con l'Islam moderato e di cercare di
isolare così, il più possibile, le derive estremistiche. "Mi
recherò domani pellegrino di pace nell'Egitto di pace", ha
twittato oggi parafrasando il motto di questo suo 18/o viaggio
internazionale ("Pope of peace in Egypt of peace"), uno dei più
attesi, e allo stesso tempo difficili, del suo pontificato.
Le motivazioni del viaggio le ha sintetizzate lui stesso nel
videomessaggio inviato due giorni fa, e che in Egitto, trasmesso
in tv, è girato molto sui social. Il Papa si dice "messaggero di
pace", auspicando che la sua visita "sia un abbraccio di
consolazione e di incoraggiamento a tutti i cristiani del Medio
Oriente", un messaggio "di fraternità e di riconciliazione a
tutti i figli di Abramo", "particolarmente al mondo islamico",
in cui l'Egitto "occupa un posto di primo piano". Francesco
vuole che il suo sia anche "un valido contributo al dialogo
interreligioso con il mondo islamico" e al "dialogo ecumenico
con la venerata e amata Chiesa Copto Ortodossa".
Per papa Bergoglio "il nostro mondo, dilaniato dalla violenza
cieca", che ha duramente colpito anche l'Egitto, "ha bisogno di
pace, di amore e di misericordia"; ha bisogno "di operatori di
pace e di persone libere e liberatrici, di persone coraggiose
che sanno imparare dal passato per costruire il futuro", senza
"chiudersi nei pregiudizi"; ha bisogno di "costruttori di ponti
di pace, di dialogo, di fratellanza, di giustizia e di umanità".
La visita, che durerà in tutto 27 ore, con arrivo al Cairo
domani alle 14.00, avrà i suoi momenti centrali, domani
pomeriggio, nella visita al presidente della Repubblica Abdal
Fattah al-Sisi (con cui non dovrebbe mancare una richiesta di
verità sull'omicidio di Giulio Regeni, come chiesto al Papa
dalla famiglia); nella visita storica all'Università di
Al-Azhar, massima università dell'Islam sunnita, centro di
istruzione di migliaia di imam e predicatori, e l'incontro col
grande imam Ahmad al-Tayyeb; nel discorso di Bergoglio alla
Conferenza internazionale sulla pace organizzata da Al-Azhar
(ore 16.00), da cui uscirà anche un documento finale sul
"Rinnovamento del discorso religioso"; nell'incontro e nel
discorso alle autorità egiziane (16.40); quindi la visita al
patriarca copto-ortodosso Tawadros II (17.20), con cui Francesco
visiterà la chiesa di San Pietro, bersaglio di un attentato
dell'Isis l'11 dicembre scorso, con decine di morti e feriti: un
momento, questo, per manifestare la sua vicinanza e ricordare
ancora l'"ecumenismo del sangue" che oggi unisce i cristiani.
Sabato alle 10.00 il Papa - che per muoversi nella città ha
rifiutato l'uso di un'auto blindata - celebrerà per la piccola
comunità copto-cattolica la messa nello stadio super-protetto
dell'Aeronautica, alla presenza anche di musulmani e copti
ortodossi. Quindi nel pomeriggio (15.15), prima di ripartire per
Roma, l'incontro con il clero e i religiosi. (ANSAmed).
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Papa in Egitto per rilancio dialogo con Islam moderato
Tra cristiani attaccati da Isis, con copti per ecumenismo sangue