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Siria: Mosca a Parigi su attacco chimico, attendere analisi

Lavrov incontra ministro Riad, differenze non insormontabili

Redazione Ansa

(ANSAmed) - MOSCA, 26 APR - "Perché altri membri della comunità internazionale non sono al corrente della situazione se Francia e Gran Bretagna sanno qualcosa?" Se lo chiede il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, in merito alle affermazioni del ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault, che dice di avere le prove della colpevolezza di Damasco per il recente attacco chimico a Idlib. "I rappresentanti ufficiali di Londra e di Parigi - ha proseguito Lavrov citato dalla Tass - affermano che non bisogna fare niente e non bisogna prendere nessuna decisione perché risulta che sono già stati prelevati campioni sul luogo dell'incidente e vengono già analizzati e tra poco arriveranno i risultati". Oggi Lavrov ha incontrato il ministro degli Esteri saudita Adel Al Jubeir, che ha ribadito che nel futuro della Siria non c'è spazio per l'attuale presidente Bashar al Assad, che sarebbe responsabile della morte di mezzo milione di siriani.

"L'Arabia saudita - ha affermato Al Jubeir - ha partecipato alla stesura della risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza dell'Onu, che parla della creazione di un organo amministrativo provvisorio con tutti i poteri, di una nuova Costituzione e di un nuovo futuro per la Siria, nel quale, ci sembra, non c'è posto per Bashar al Assad e nel quale" l'attuale presidente siriano "non può ricoprire nessun ruolo".

Ma Russia e Arabia Saudita non hanno "differenze insormontabili sul conflitto siriano", ha detto da parte sua Lavrov. "Sia la Russia sia l'Arabia Saudita - ha aggiunto - sono membri del Gruppo internazionale di sostegno alla Siria" e i loro rappresentanti "si incontrano settimanalmente a Ginevra e discutono dei temi rilevanti", ha affermato Lavrov, sottolineando che Mosca e Riad "sono coautori della risoluzione Onu 2254 che indica i principi per il processo di pace in Siria, incluso il principio che solo il popolo siriano deciderà il futuro del proprio paese". (ANSAmed).

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