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Siria: sanzioni Usa al centro ricerca armi chimiche Damasco

Per 'orribile attacco a civili'. Ma Ue sostiene indagine Opac su strage

Redazione Ansa

 WASHINGTON - Gli Usa hanno emesso oggi sanzioni nei confronti dei dipendenti del Centro di ricerca siriano ritenuto responsabile dello sviluppo di armi chimiche: lo ha annunciato dalla Casa Bianca il segretario al Tesoro Steven Mnuchin, come risposta "all'orribile attacco con armi chimiche contro civili innocenti".

Sono 271 i dipendenti del centro di ricerche finiti nella lista nera degli Usa. Si tratta di una delle cifre più alte di persone sottoposte a sanzioni nella storia degli Stati Uniti.

Trump ha anche detto che il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha fallito nel rispondere all'attacco chimico del governo siriano. Lo ha fatto incontrando gli ambasciatori dei 15 Paesi membri del Consiglio di sicurezza.

Intanto le forze curdo-siriane sostenute dagli Stati Uniti sono riuscite a penetrare in una roccaforte dell'Isis lungo l'Eufrate nel nord della Siria. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), secondo cui miliziani delle 'Forze siriane democratiche', guidate dai curdi siriani con elementi arabi locali, ha sfondato le linee di difesa dello 'Stato islamico' a Tabqa, cittadina tra l'Eufrate e Raqqa, la cosiddetta capitale dell'Isis in Siria.

Da settimane si combatte attorno a Tabqa, sede tra l'altro di una delle più importanti dighe sull'Eufrate. 

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