(ANSAmed) - ROMA, 20 APR - Oltre 14,8 milioni di persone - di
cui 8,1 milioni di bambini - senza accesso alle cure di base;
oltre 160 strutture mediche (compresi gli ospedali pediatrici)
distrutte o fuori uso; 1.546 bambini uccisi e 2.450 mutilati.
Sono soltanto alcuni dei dati raccolti da Save the Children e le
Ong di Watchlist on Children and Armed Conflict sugli effetti
degli ultimi due anni di guerra in Yemen,e contenuti in un
rapporto presentato oggi nella sede dell'Onu a New York.
Una situazione in cui tutte le parti del conflitto che oppone
il presidente Abd Rabbo Mansur Hadi ed i ribelli sciiti Houthi,
ma in primis la coalizione a guida saudita che sostiene il
primo, vengono chiamate in causa. Una situazione ''che peggiora
di giorno in giorno'', sottolineano le ong che hanno stilato il
rapporto, chiedendo alle Nazioni Unite di reinserire proprio la
coalizione araba guidata dall'Arabia Saudita nella lista nera
dei Paesi che violano i diritti dell'infanzia.
Accuse nuovamente respinte al mittente dall'Arabia Saudita
che sostiene - si legge nel rapporto, cui ha contribuito anche
con lavoro sul campo la giornalista italiana Laura Silvia
Battaglia - che la propaganda dei ribelli Houthi (sostenuti
dall'Iran, ndr) starebbe esagerando, gonfiando i dati relativi
al numero di persone rimaste uccise.
A oggi, rende noto il rapporto rilevando che le violenze
sono perpetrate contro la popolazione da tutte le parti in
causa, soltanto il 45% delle strutture ospedaliere del Paese è
ancora in funzione.
Se dall'inizio del conflitto la metà delle strutture sono
state distrutte, quelle ancora in piedi mancano di medicinali e
materiali, dei quali è impossibile fare rifornimento dopo il
blocco marittimo 'de facto' del porto di Hodeidah. A inizio
2017, riferisce infatti Save the Children, è stato impedito
anche l'approdo delle navi che avrebbero dovuto consegnare i
medicinali raccolti dalla ong e destinati a curare i bambini
colpiti da diarrea, morbillo, malaria e malnutrizione.
Secondo gli ultimi dati disponibili, ricorda la ricerca, lo
Yemen attraversa la più grave emergenza alimentare, con 17
milioni di persone colpite da insicurezza alimentare. Secondo
l'Unicef, inoltre, ogni 10 minuti un bambino yemenita muore per
cause legate alla guerra in atto nel Paese.
Già nel 2016 le Nazioni Unite avevano inserito l'Arabia
Saudita nella lista nera di chi compie violazioni contro i
diritti dei minori, ripensandoci però solo una settimana dopo.
L'ex segretario generale, Ban Ki-moon, ricorda lo studio, aveva
fatto sapere che Riad aveva minacciato di tagliare le risorse
destinate ai fondi per i programmi umanitari.
Gli Usa da parte loro starebbero in questi giorni
considerando la possibilità di aumentare il sostegno alla
coalizione a guida saudita, cui già forniscono sostegno di
intelligenze e nel rifornimento aereo, per spingere gli Houthi
ai negoziati. (ANSAmed).
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Yemen: rapporto rilancia,Riad in lista nera diritti infanzia
Save the Children e Watchlist, 1.546 minori uccisi in due anni