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Siria: incontro a Teheran tra Russia, Turchia e Iran

Colloqui Astana il 3-4 maggio. Slitta trilaterale Onu-Russia-Usa

Redazione Ansa

BEIRUT - I rappresentanti militari di Russia, Turchia e Iran si sono incontrati nelle ultime ore a Teheran sulla questione siriana, affrontando temi come "lotta al terrorismo", "mantenimento della tregua" e "scambio dei prigionieri".

Secondo la tv panaraba al Mayadin, vicina all'Iran, nell'incontro i rappresentanti delle tre potenze regionali che di fatto guidano l'iniziativa politica e militare nel conflitto siriano hanno discusso dell'evacuazione di migliaia di civili dalle quattro località assediate e sul monitoraggio della tregua del 30 dicembre scorso.

La riunione di Teheran, riferisce una nota ufficiale, è durata due giorni e si è conclusa la notte scorsa. L'incontro è stato organizzato in preparazione del 4/o vertice sulla Siria in programma ad Astana il 3 e 4 maggio prossimi. Alla riunione ha preso parte, come osservatore, anche una delegazione di esperti delle Nazioni Unite.

A conclusione dei lavori, tutte le delegazioni hanno accettato di tenere la prossima riunione a livello di esperti il 2 maggio, alla vigilia del vertice.

Il ministero degli Esteri iraniano, da parte sua, ha ribadito la necessità di affrontare contemporaneamente tutti gli aspetti della crisi siriana, creando le condizioni per una soluzione politica attraverso accordi intra-siriani. Intanto l'inviato speciale dell'Onu per la Siria, Staffan de Mistura, incontrerà lunedì prossimo il vice-ministro russo degli esteri, Gennady Gatilov, mentre slitta ad una data non definita l'incontro trilaterale Onu-Russia-Usa. Lo ha annunciato lo stesso de Mistura oggi a Ginevra, precisando che l'incontro riguarderà i colloqui di Astana sulla cessazione delle ostilità e quellli di Ginevra tra governo e opposizione.

L'incontro trilaterale evocato è stato posticipato, ma resta sul tavolo, ha aggiunto De Mistura, precisando che c'è una chiara intenzione di mantenere questo incontro trilaterale, ma che la data e le circostanze non erano favorevoli.

Riguardo alla ripresa dei colloqui di Ginevra tra le parti in conflitto, l'inviato speciale dell'Onu ha detto che l'obiettivo resta quello di un nuovo round in maggio. 

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