(ANSAmed) - BEIRUT, 29 MAR - La questione dell'immigrazione
ha provocato una "sfiducia reciproca tra i Paesi dell'Ue come
non c'era mai stata", ma oggi più che mai è "necessario trovare
nuove ragioni di solidarietà, perché uniti stiamo in piedi, ma
separati cadiamo". Lo ha affermato oggi l'ambasciatore Vincenzo
Grassi, segretario generale dell'Istituto universitario europeo,
durante una conferenza tenuta a Beirut per celebrare il
sessantesimo anniversario dei Trattati di Roma.
L'evento, al quale hanno assistito docenti, studenti e
diplomatici, è stato ospitato dalla Lebanese American University
ed è stato organizzato dall'ambasciata italiana, dalla
delegazione della Ue in Libano e dall'Istituto di cultura
italiano.
Tra gli argomenti più spinosi trattati da Grassi quello
appunto dell'immigrazione, particolarmente sentito in un Paese
come il Libano che, con una popolazione autoctona di quattro
milioni, ospita oltre un milione di rifugiati siriani e
centinaia di migliaia di profughi palestinesi. "Una immigrazione
controllata e progressiva - ha sottolineato l'ambasciatore - è
necessaria per l'Unione europea, che tra i suoi problemi più
drammatici ha quello del calo demografico". Tuttavia, ha
lamentato, l'immigrazione con mezzi di fortuna degli ultimi anni
ha creato una divisione tra i Paesi toccati dal problema, come
primo punto d'arrivo o perché scelti come meta finale, e quelli
che non lo sono. (ANSAmed).
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Ue: amb. Grassi a Beirut, ritrovare ragioni solidarietà
'Immigrazione ha creato sfiducia reciproca senza precedenti'