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Marocco: amb. Abouyoub, apostasia mai stata in codice penale

'Consiglio Ulema organo consultivo, leggi le fa il Parlamento'

Redazione Ansa

(ANSAmed) - ROMA, 23 FEB - "Il nostro codice penale non ha mai parlato di apostasia, la parola apostasia non c'è e quindi non c'è la pena di morte" per apostasia. Lo ha detto l'ambasciatore del Marocco in Italia, Hassan Abouyoub, rispondendo in un forum all'ANSA ad una domanda sulla decisione del Consiglio religioso degli Ulema secondo cui un musulmano che sceglie di abbracciare un'altra fede non rischia più la pena capitale.

"La legge in Marocco è monopolio costituzionale del Parlamento", ha aggiunto l'ambasciatore, spiegando inoltre che, in base alla Costituzione marocchina, "il Consiglio degli ulema è un organo consultivo". 

Osservando che il recente caso mediatico era dunque nato da un equivoco, l'ambasciatore Abouyoub ha sottolineato che "il nostro sistema di governance" deriva dal consenso ad un accordo dell'8/o secolo d.C. "tra le tribù del Marocco e un re proveniente dall'Arabia Saudita", Idris, "intronizzato".

"Tra le cose messe sul tavolo" di tale accordo, ha proseguito, anche "la libertà religiosa, perché c'erano ebrei e cristiani". E tale principio rimane tuttora, ha sottolineato, nella Costituzione del Regno. Nel prembolo del testo, in particolare, si afferma che l' unità del Regno "si nutre e arricchisce" delle sue componenti "africana, ansalusa, ebraica e mediterranea", mentre "la preminenza accordata alla religione musulmana" si accompagna "all'attaccamento del popolo marocchino ai valori dell'apertura, della moderazione, della tolleranza e del dialogo" per la comprensione reciproca tra le culture.

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