(ANSA) - PALERMO, 20 FEB - "I terroristi non possono che
rafforzare la nostra voglia di andare avanti, sfidando gli
stereotipi e la paura, ci attende una transizione irreversibile
verso la democrazia: la sponda Sud del Mediterraneo non rifugge
la modernità e quello che è successo in Tunisia ha bisogno del
vostro appoggio e della vostra solidarietà. Il Mediterraneo è il
nostro mare comune e dve farci apprezzare la mescolanza e la
civiltà". Così il console generale di Tunisia, Farhat Ben
Souissi, intervenuto a Palermo a una tavola rotonda su "La
dimensione dell'accoglienza - Migrazione e ruolo delle città in
un percorso di dialogo nell'area Mediterranea", e nelle sue
parole il senso di un incontro incentrato sulle sfide lanciate
dai processi di migrazione.
All'iniziativa, organizzata nella sala lignea della
biblioteca comunale di Casa Professa nell'ambito di BAM-
Biennale Arcipelago Mediterraneo, in programma a Palermo fino al
12 marzo, sono intervenuti anche l'assessore comunale alla
Cultura, Andrea Cusumano, e il sindaco Leoluca Orlando che ha
illustrato la Carta di Palermo sul diritto alla mobilità.
Diversi gli ospiti internazionali che su questo si sono
espressi, come Mai Alkaila, ambasciatore di Palestina a Roma che
ha ricordato il dramma del suo popolo e la "continua violazione
di diritti umani e politici", o Abdelhamid Senouci Bereksi,
ambasciatore della Repubblica Algerina a Roma: "la mobilità è
sempre esistita - ha detto - ma ogni aspetto della migrazione
deve passare dal rispetto dei diritti umani e della dignità
personale". L'ambasciatore ha mostrato al sindaco la copia di un
accordo di pace tra Sicilia e Algeria del 1816. Orlando ha
sottolineato la tradizione di scambi multiculturali di Palermo
"la nostra identità è forte ed è fatta di incontri, non menziono
la mafia perché è una perversione della nostra identità".
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Migrazione: Palermo capitale diritto all'accoglienza
Incontro nell'ambito della biennale arcipelago Mediterraneo