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Libia: sesto anniversario rivolta sotto tono e con terzo incomodo

Sarraj passeggia a Tripoli, ex premier 'inaugura' aeroporto

Redazione Ansa

(di Rodolfo Calò)

IL CAIRO - E' passato in maniera calma anche se tesa il sesto anniversario della rivoluzione libica che dal febbraio 2011 ha aperto una fase di caos, guerra civile, instabilità e soprattutto una frammentazione che ancora perdura aprendo spazi per terroristi e trafficanti di esseri umani. Media libici e fonti ufficiali segnalano cerimonie cancellate o sotto tono ma soprattutto un'iniziativa appariscente presa ieri da Khalifa al-Ghwell, l'ex-premier che gioca un ruolo di terzo incomodo fra il presidente del consiglio presidenziale appoggiato dall'Onu, Fayez Al-Sarraj, e l'uomo forte della Cirenaica sostenuto dal parlamento libico di Tobruk, il generale Khalifa Haftar.

Ghwell (il cui cognome è traslitterabile anche Ghweil o Ghwail) è il capo dell'ormai solo autoproclamato "Governo di salvezza nazionale" (Nsg) che si formò dopo che l'alleanza di milizie filo-islamiche "Fajr Libya" (Alba della Libia) conquistò Tripoli nell'estate 2014. Sebbene a Tripoli ora ci sia Sarraj, che domenica ha definito "fuori legge" le milizie che appoggiano Ghwell (la cosiddetta "Guardia nazionale libica"), il premier dell'Nsg ha potuto inscenare una riapertura dell'aeroporto internazionale di Tripoli semidistrutto nei combattimenti di tre anni fa.

Il sito Libya Herald ha precisato che ad essere riaperto è stato solo "il vecchio terminal Vip" che si era salvato nel 2014, quando milizie di Misurata attaccarono unità di Zintan che occupavano lo scalo. Il sito Ean Libya però ha pubblicato una foto di Ghwell che parla da un podio, confermando l'impressione che Sarraj non controlli neanche l'intera Tripoli.

La "Guardia nazionale", come ha ricordato di recente Mattia Toaldo, analista senior allo European Council on Foreign Relations (Ecfr), sono miliziani di Misurata che hanno combattuto per liberare Sirte dall'Isis l'anno scorso e ora "vogliono un posto" nella mappa del potere libico. Inoltre "Ghwell ha fatto un'alleanza con la tribù dei Warshafana, tradizionalmente vicina ad Haftar e che controlla la parte a ovest di Tripoli", aveva segnalato Toaldo.

Sarraj, il premier dell'esecutivo sponsorizzato dall'Onu ma che non riesce ad ottenere la fiducia del parlamento di Tobruk che vuole ancorare in costituzione un ruolo per Haftar, ha fatto diffondere foto che lo ritraggono a passeggio per la capitale ieri sera e in visita a un centro della sicurezza stamattina. Da parte sua Tobruk, la città dell'est in cui è insediato il parlamento - come ha riferito ieri il Libya Herald citando un fonte ufficiale del municipio - ha annullato le celebrazioni per l'anniversario che nel 2011 portò alla caduta del colonnello Muammar Gheddafi per motivi di sicurezza anti-terrorismo.

L'anniversario cade tre giorni dopo un fallito vertice che mediatori egiziani avevano organizzato al Cairo fra Sarraj e Haftar ma che non si è svolto perché - secondo quanto ha sostenuto il premier in un'intervista al quotidiano Asharq Al-Awsat - il generale ha preteso che all'incontro partecipasse anche il presidente del parlamento Aqila Saleh, il quale però si è rifiutato di incontrarlo. 

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