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Rabat avverte l'Ue, accordo agricolo o tornano i migranti

Il ricorso di Polisario aveva bloccato intesa su scambio merci

Redazione Ansa

RABAT - Il Marocco punta i piedi contro l'Europa. C'è un accordo di libero scambio in sospeso. E se Bruxelles non assicura "le condizioni necessarie per garantire al meglio le intese", Rabat non potrà più tenere a bada i flussi migratori verso le sponde europee.

È una dura presa di posizione quella del ministero dell'Agricoltura e della pesca del Marocco che invita Bruxelles a spegnere le polemiche e ad ignorare i tentativi di disturbo tra le parti. Il testo dell'avvertimento, diffuso in un comunicato dice inoltre: "Ogni ostacolo rappresenta una minaccia diretta alle migliaia di posti di lavoro in un settore particolarmente sensibile, oltre che un rischio effettivo di ripresa dei flussi migratori che il Marocco, a fronte di uno sforzo notevole, è riuscito a gestire e contenere".

Firmati nel 2012, gli accordi di libero scambio reciproco sono stati sospesi nel 2015 dal Tribunale Ue, su ricorso di Polisario che contestava l'inclusione del Sahara conteso nell'accordo. Pochi mesi fa il ricorso è stato rigettato. Ma, di fatto, lamenta il Marocco, non c'è stata alcuna ripresa. L'accordo è allo stallo, come se la decisione giudiziaria non fosse ancora arrivata. "L'assenza di un impegno franco da parte dell'Ue, imporrà al Marocco una scelte definitiva", avverte Rabat: "o si persevera nell'accordo così tenacemente cercato e pazientemente costruito, o si decide di chiuderlo, senza possibilità di ritorno, concentrandosi sulla costruzione di nuove possibili relazioni e circuiti commerciali". 

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