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Migranti: Onlus Napoli, lavoriamo per renderli indipendenti

Viceprefetto, ora più apertura

Immigrati ospitati dalla Onlu Less di Napoli

Redazione Ansa

(di Francesco Tedesco)

NAPOLI - "La buona accoglienza dei migranti si fa mettendo la persona al centro, aiutandola nel suo progetto migratorio e accompagnandola verso l'autonomia nel giro di un anno, un anno e mezzo". Questi gli obiettivi di Simona Talamo, dirigente della Onlus Less, che gestisce i progetti di integrazione Iara (integrazione, accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo) del Comune di Napoli traccia nella giornata in cui a Napoli si riflette in un convegno su accoglienza e diritto d'asilo. La onlus ha presentato i risultati dell'ultimo triennio in cui ha lavorato con 236 migranti che a Napoli sono coinvolti nei progetti del programma italiano Sprar, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati. Talamo ha sottolineato che: "l'accoglienza non è parassitismo, chi pensa al business tende a protrarlo mentre noi sin dall'inizio li spingiamo all'autonomia, dando loro strumenti per essere indipendenti nel nuovo Paese, dalla lingua alla formazione professionale". I migranti arrivano dall'Africa subshariana, in particolare da Mali, Nigeria, Gambia, ma anche da Pakistan e Afganistan. Un sistema di accoglienza che incontra però ancora resistenze da parte di alcuni territori: "In Campania - denuncia l'assessore al welfare del Comune di Napoli Roberta Gaeta - solo 30 comuni aderiscono al sistema Sprar, un numero ridicolo.
Dobbiamo accogliere circa 4000 persone nella Città Metropolitana e possiamo farlo solo se non entriamo in conflitto. Si entra però in conflitto quando un sindaco chiama la prefettura per dire che un immobile scelto da una Onlus è inidoneo, questa non è un'opposizione palese ma lo è in sostanza". Una prospettiva che potrebbe migliorare, come sottolineato dal viceprefetto Gabriella D'Orso: "La settimana scorsa abbiamo incontrato, insieme all'Anci, i Comuni che avevano opposto resistenza e si va verso una maggiore apertura. Tutti sono chiamati a fare la loro parte". E Napoli si conferma capofila dell'accoglienza, come sottolineato dal Giuseppe De Cristofaro, senatore di Sinistra Italiana: "La qualità dell'accoglienza è decisiva per smontare le campagne di odio che sono più facili da costruire quando ci sono scandali e accoglienze convenienti per qualcuno ma non per i migranti. Napoli da questo punto di vista è virtuosa, è città d'accoglienza davvero, e conferma la tradizione di apertura che esiste sin dalle Quattro Giornate e dalla resistenza".

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