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Francia: Le Pen in pole, ma nei sondaggi cresce Macron

Fillon dietro leader FN, socialisti rischiano il baratro

L'ex ministro dell'Economia Emmanuel Macron candidato alle presidenziali in Francia

Redazione Ansa

PARIGI - A tre mesi dalla corsa all'Eliseo del 2017 Marine Le Pen guida i sondaggi per il primo turno presidenziale, seguita dal candidato di centrodestra (Les Républicains) Francois Fillon e dal giovane outsider senza partito che sogna di rottamare la vecchia politica, Emmanuel Macron. Accusato dai neogollisti di professare un "populismo chic" (Macron? "E' un Beppe Grillo vestito Armani", ha commentato il segretario dei Républicains, Bernard Accoyer) l'avanzata dell'ex ministro dell'Economia fondatore del Movimento En Marche! suscita grande preoccupazione anche tra le fila della gauche. Anche perché i risultati degli ultimi sondaggi sono impietosi. Il trentanovenne social-liberale ex banchiere dei Rotschild oggi in lotta contro l'establishment stacca di almeno sette punti qualsiasi possibile candidato della sinistra 'tradizionale', da Manuel Valls a Arnaud Montebourg, da Benoit Hamon a Sylvia Pinel. "Il Ps rischia l'azzeramento": avverte in prima pagina il quotidiano Le Monde. Un riferimento, in particolare, all'ultimo studio Ipsos Sopra Steria che per la prima tornata presidenziale del 23 aprile fotografa Le Pen (Front National) in pole al 25-26%, seguita da Fillon al 23-25% e da Macron (17%-21%). Un trio di testa che in ogni configurazione possibile vedrebbe la vecchia sinistra fuori gioco.

Anche con l'ex premier favorito per le primarie Manuel Valls, il Ps è out, con al massimo il 9%-10% delle preferenze. E forse non è un caso se con timing perfetto, a poche ore dal dibattito dei suoi rivali in tv, Macron abbia convocato ieri la prima conferenza stampa nel suo quartier generale di Parigi. Subito ha sferrato una dura bordata contro le primarie dei suoi 'ex' colleghi nel governo Hollande. "Non credo nella loro rilevanza per il rinnovo della nostra vita democratica", ha detto.

Rivolgendosi ai cronisti, il candidato di En Marche! che per ora resta vago sul suo programma, ha promesso che entro "inizio marzo" svelerà le linee fondamentali del progetto. Ma garantisce un "piano di trasformazione" per il Paese con calendario e contenuti precisi.

L'ex ministro di Hollande che fu anche segretario generale dell'Eliseo ha poi elencato "cinque criteri fondamentali" a cui dovranno adeguarsi gli aspiranti candidati del Movimento: rinnovamento della politica, parità reale tra uomini e donne, probità (nessuna condanna), integrità (nessun accordo di apparato), condivisione del programma. Gli stessi criteri - ha precisato il leader del Movimento - saranno validi per tutti gli scrutini, nazionali ed europei. Al rinnovo del Parlamento che quest'estate seguirà il voto presidenziale En Marche! presenterà "577 candidati con lo scopo di costruire una maggioranza presidenziale". A partire "da oggi", ha concluso Macron, i militanti o chiunque voglia unirsi alla sua formazione potrà dunque presentare la candidatura on-line. A patto che sia incensurato e rispetti gli altri quattro criteri elencati dal leader.

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