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Siria: Rohani, colloqui Astana preludio a soluzione definitiva

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Redazione Ansa

 TEHERAN - Il vertice per i negoziati di pace in Siria, in programma il 23 gennaio ad Astana, "può essere considerato come un preludio alla soluzione definitiva della crisi in corso nel Paese". Lo ha detto il presidente dell'Iran, Hassan Rohani, in una conferenza stampa a Teheran per il primo anniversario dell'entrata in vigore dell'accordo sul nucleare. Rohani ha rimarcato la positività della tregua in atto in Siria, sottolineando che ora "gli sforzi devono essere concentrati sulla protezione del cessate il fuoco" - pur tenendo presente che questo è stato concordato tra il governo siriano e un certo numero di gruppi di opposizione, ma non da Isis e al-Nusra.

Il presidente iraniano ha quindi parlato del futuro del governo siriano, rimarcando che "è solo la nazione siriana che dovrebbe decidere il suo destino". In tal senso Rohani ha detto che bisogna "aprire la strada per la pace, la sicurezza e libere elezioni", sottolineando che, in ogni caso, il problema siriano deve essere risolto per via diplomatica e attraverso trattative.

Ieri è arrivato a Teheran il primo ministro siriano, Imad Khamis, per una serie di incontri con i vertici iraniani.

Rohani è anche tornato a chiedere che l'Arabia Saudita fermi gli attacchi aerei sullo Yemen "il più presto possibile".

Rohani si è soffermato sulle tensioni esistenti nelle relazioni tra l'Iran e l'Arabia Saudita, ricordando che sono dovute soprattutto alla situazione in Yemen. "E' stata l'Arabia Saudita a rompere i rapporti diplomatici decidendo di tagliare unilateralmente i legami con l'Iran. Non è stata una nostra decisione", ha detto, lasciando però spazio ad una possibile apertura e ribadendo la disponibilità di Teheran a cooperare con Riad sulle questioni regionali. 

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