(ANSAmed) - LUBIANA, 17 GEN - Il Consiglio d'Europa ha
invitato il Parlamento sloveno a votare contro la nuova legge
sugli stranieri che, nel caso di una ripetizione della massiccia
ondata migratoria dei mesi scorsi, permetterebbe il
respingimento già sui confini anche di potenziali richiedenti
asilo, mentre i migranti illegali sarebbero immediatamente
deportati. In un'intervista alla stampa slovena, il commissario
per i diritti umani del Consiglio d'Europa, Nils Muiznieks,
afferma che il ddl proposto dal governo di Lubiana è in netta
contraddizione con la Convenzione europea per i diritti umani e
la Convenzione sui profughi.
"I cambiamenti proposti non avranno nessun effetto se non
trasferire il peso dell'accoglimento ai Paesi vicini, lanciano
inoltre a questi un segnale negativo", ha detto Muiznieks,
lasciando intendere che gli altri Stati sulla rotta balcanica
potrebbero seguire l'esempio sloveno.
Il commissario ha espresso queste preoccupazioni anche in una
lettera al presidente del parlamento di Lubiana, Milan Brglez,
invitando tutti i deputati a respingere le legge.
Rispondendo ieri alle critiche delle organizzazioni
internazionali, il primo ministro sloveno Miro Cerar ha ribadito
che il suo Paese non potrebbe reggere un'altra massiccia ondata
di migranti. "Accanto ai diritti dei profughi, noi dobbiamo
difendere anche il diritto alla sicurezza dei nostri cittadini",
ha affermato Cerar, aggiungendo comunque che in parlamento la
settimana prossima potrebbero essere modificate alcune tra le
misure più severe sul respingimento dei richiedenti asilo.
(ANSAmed).
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Migranti: Consiglio d'Europa a Slovenia, no a legge su asilo
Commissario Muiznieks, nuove regole contrarie a diritti umani