(ANSAmed) - LUBIANA, 11 GEN - In una lettera al premier
sloveno Miro Cerar, il segretario generale del Consiglio
d'Europa, Thorbjorn Jagland, ha espresso la sua profonda
preoccupazione per le modifiche alla legge sugli stranieri,
approvate dal governo di Lubiana, che in situazioni eccezionali
limiterebbero sensibilmente l'accesso al diritto d'asilo.
Nel caso di una massiccia ondata migratoria, simile a quella
di un anno fa, la Slovenia potrebbe respingere i richiedenti
asilo già ai confini. Secondo Jagland queste modifiche, che
attendono l'approvazione del Parlamento, "potrebbero aprire
tutta una serie di controversie sulla loro compatibilità con la
Convenzione europea sui diritti umani". Analoghe preoccupazioni
sono state espresse la settimana scorsa anche da Amnesty
International, che ha invitato i deputati sloveni a respingere
gli emendamenti.
Il ddl è da alcuni giorni in procedura parlamentare, ma non
si sa quando potrebbe essere sottoposto al voto poiche' il
governo non ha ancora assicurato la maggioranza dei due terzi
necessaria per la sua approvazione. Dubbi sono stati espressi
anche da alcuni parlamentari del partito dello stesso premier.
Nei mesi scorsi Cerar ha in varie occasioni ripetuto che la
Slovenia, nel caso di una nuova ondata migratoria, non aprirà
più sul proprio territorio, come invece aveva fatto l'anno
scorso, "un corridoio umanitario", impegnandosi a "difendere con
fermezza il confine di Schengen". (ANSAmed).
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Migranti: Slovenia, timori Consiglio Europa su limiti asilo
Lettera segretario generale Jagland a premier Cerar