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Lavrov, prontissimi a lavorare con Trump contro l'Isis

Non vogliamo Siria come Libia. Rivolte arabe da forze esterne

Redazione Ansa

ROMA- Se l'amministrazione Trump "si concentrerà sulla lotta al terrorismo e vorrà collaborare con la Russia, noi saremo certamente prontissimi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov ai Med Dialogues a Roma. 

"Durante la campagna elettorale, Trump ha detto che la sua priorità era combattere l'Isis e i terroristi in Siria. Una volta che avrà formato il suo team di politica estera, potremo esaminare la questione", ha aggiunto. 

""Non siamo sposati con nessuno in Siria", ha detto ancorail ministro degli Esteri russo a proposito del sostegno di Mosca al presidente Assad.  "Semplicemente vogliamo che non finisca come la Libia, che non diventi uno Stato fallito".

"Invece di aspettare che l'opposizione diventi collaborativa, tutti i gruppi dovrebbero avviare i negoziati con il governo" di Bashar al Assad, "il governo è pronto, mentre l'inviato Onu De Mistura non è in grado di far partire questo processo", ha accusato acora Lavrov. "Ho incontrato De Mistura per pochi minuti, gli ho detto di non continuare a trascinare i negoziati" con quelli che "non vogliono implementare la risoluzione del Consiglio di Sicurezza che parla di governance inclusiva" in Siria, ha aggiunto.
"Finché non si siederanno ad un tavolo, non sapranno mai se troveranno un accordo o meno".

Lavrov, con primavere arabe forze esterne cambiarono regimi

Il Mediterraneo "è in pessima forma e conosciamo i motivi di quel che avviene della regione: la primavera araba si è volta in una direzione molto diversa e pericolosa sotto la bandiera della democratizzazione" che fu "data come ricetta di come procedere, ma che poi si è tradotta nello sforzo delle forze esterne di cambiare i regimi".

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