(ANSAmed) - ROMA, 30 SET - Prove di avvicinamento tra Egitto e Iran. A parlarne è un editoriale apparso sul giornale egiziano Al Ahram Weekly, e ripreso dal sito di informazione iraniano The Iran Project, che mette in rilievo l'incontro, avuto qualche giorno fa a New York a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, tra il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukri, e il suo omologo iraniano, Mohamed Javad Zarif. Un colloquio, fa notare l'autrice Camelia Entekhabifard, passato quasi inosservato su molti media arabi, ma al contrario significativo, essendo anche il primo dalle elezioni, tre anni fa, del presidente di Hassan Rohani.
A far pensare che l'avvicinamento tra le due potenze regionali sia possibile, le divergenze tra Il Cairo e Riad sulla crisi siriana e sull'intervento contro i ribelli houti in Yemen, che lo stesso Shoukri ha rilevato in una conversazione con alcuni media egiziani.
Mentre si divarica la forchetta tra Egitto e alleati arabi, fa notare l'articolo, si riduce quella con Teheran. Questo divario sulla Siria tra le due capitali arabe, si commenta, pur avendo aperto un varco non significa, almeno per ora, che l'Egitto preferisca l'Iran all'alleato saudita. Se però questo stesso dialogo dovesse andare avanti, forse in futuro, Il Cairo potrebbe svolgere un ruolo di mediazione fra Iran e Arabia Saudita e consentire alla repubblica degli Ayatollah di uscire dall'isolamento. Una mediazione spinta dalla situazione che il governo di Al Sisi, stretto fra terrorismo regionale e emergenza migranti, deve affrontare.
L'ostilità di Teheran verso l'Egitto, ricorda l'articolo, deriva anche dal fatto che il Paese diede asilo allo Shah di Persia, sepolto nella capitale egiziana. Il primo presidente iraniano a mettere piede in Egitto dopo la rivoluzione del 1979 fu Mahmoud Ahmadinejad nel 2012. http://weekly.ahram.org.eg/News/17411/19/Iranian-Egyptian-meeting.aspx (ANSAmed).
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