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Siria: Usa, finestra diplomazia non ancora chiusa ma quasi'

"Serve gesto da Russia e Assad. Appello Papa per Aleppo est

Redazione Ansa

 WASHINGTON - La 'finestra' per l'azione diplomatica non e' ancora chiusa ma quel momento può essere vicino: lo ha spiegato il vice portavoce del dipartimento di Stato Usa, Mark Toner, rispondendo a domande dei giornalisti sulla situazione in Siria alla luce degli attacchi ad Aleppo. "Non stiamo cercando di chiudere quella porta - ha sottolineato Toner -, ma ciò di cui abbiamo bisogna a questo punto e' un gesto da parte della Russia e anche del regime per recuperare credibilità su questo processo (avviato con l'accordo di Ginevra ndr), altrimenti ad un certo punto si deve dire basta e potremmo arrivarci".

Sollecitato poi su eventuali modi e tempi, Toner ha rimarcato che non si può mettere "una data o un orario" su quando quella porta possa chiudersi "ma credo che sia molto vicino", ha detto.

Ieri era stata una giornata molto tesa sia sul fronte diplomatico, sia sul terreno. Le forze governative siriane, sostenute dall'aviazione russa, da militari iraniani e dagli Hezbollah libanesi, si preparano a un'offensiva di terra senza precedenti contro Aleppo est, da venerdì scorso martellata da intensi bombardamenti aerei che hanno causato l'uccisione di centinaia di persone, tra cui circa 100 minori secondo l'Unicef.

Tanto che gli Usa, tramite il segretario di Stato John Kerry, in mattinata hanno minacciano di interrompere i contatti con la Russia sulla Siria se non si fermeranno i bombardamenti sulla città. E poi in serata hanno deciso di mettere in campo anche la possibilità di "opzioni non diplomatiche".

Ieri il Papa si è rivolto a chi bombarda Aleppo est - la Russia e il governo siriano - senza nominarli in maniera esplicita. Il pontefice ha rinnovato "a tutti l'appello ad impegnarsi con tutte le forze nella protezione dei civili, quale obbligo imperativo e urgente, e alla coscienza dei responsabili dei bombardamenti, che dovranno dare conto davanti a Dio".

Le immagini provenienti da Aleppo est sono agghiaccianti: corpi di civili senza vita tirati fuori dalle macerie, altri corpi intrappolati e senza vita, altri ancora maciullati e raccolti a pezzi dai volontari della Protezione civile. 

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