(ANSAmed) - BELGRADO, 31 AGO - Il presidente della
Commissione europea Jean-Claude Juncker ha risposto a una
lettera in cui il premier serbo Aleksandar Vucic a inizio agosto
chiedeva una reazione della Ue alle provocazioni e affermazioni
offensive antiserbe da parte della dirigenza croata. Come ha
detto da Bruxelles la portavoce della commissione Ue Maja
Kocijancic, citata dai media a Belgrado, Juncker si è detto
preoccupato per le nuove perturbazioni nei rapporti tra Belgrado
e Zagabria, invitando i due Paesi a tornare al dialogo e a
rapporti costruttivi e amichevoli.
Juncker, secondo la portavoce, ha detto nella sua lettera che
rapporti di buon vicinato, la collaborazione regionale e la
riconciliazione sono principi fondamentali che devono essere
osservati da tutti i Paesi candidati all'adesione e dai
potenziali candidati, nonché da tutti i Paesi della regione
membri della Ue. Si tratta di principi obbligatori per tutti i
Paesi della regione balcanica", ha osservato Juncker. "La
Commissione europea - ha aggiunto - si è sempre detta favorevole
del rispetto per le vittime e del ricordo dei crimini di guerra
commessi in Europa. E la legislazione dell'Unione persegue
penalmente i crimini legati all'odio su base etnica, la
negazione del genocidio e dei crimini contro l'umanità. Oltre
che a Juncker, Vucic aveva inviato la sua lettera anche a
Federica Mogherini, Martin Schulz e Johannes Hahn denunciando la
'politica antiserba' della Croazia, membro della Ue, che a suo
avviso rischia di mettere in pericolo la pace e la stabilità nei
Balcani. (ANSAmed).
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Serbia: Ue, Juncker risponde a Vucic su crisi con Croazia
Tornare al dialogo. Importante collaborazione e riconciliazione'