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Gentiloni, nessuno si senta immune da minaccia terroristica

Ministro Esteri, contro terrorismo serve strategia più ampia

Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni

Redazione Ansa

ROMA - "Nessuno può sentirsi immune dalla minaccia terroristica" e "non alimentiamo la leggenda per cui se noi non attacchiamo, questi non attaccherebbero l'Europa". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, in un'audizione alle Commissioni Esteri e Difesa di Senato e Camera sottolineando, con riferimento a Daesh: "Hanno colpito da forti e colpiscono da deboli". Per fronteggiare questa minaccia, ha aggiunto, serve "coesione nazionale".
"Il terrorismo o almeno Daesh sta chiaramente perdendo terreno" ma assistiamo al fatto "che si continua a colpire in Europa" da Nizza alla Baviera. "Come rispondiamo alla domanda di sicurezza? Cercando di gestire e spegnere i focolai" di crisi e "l'Italia è in prima fila e sta recuperando un ruolo", ha proseguito il ministro. "Abbiamo bisogno di vittorie militari" per contrastare il terrorismo ma "le vittorie militari da sole non bastano", ha aggiunto Gentiloni. "Liberare i santuari di Mosul, Raqqa, Sirte è fondamentale per colpire la minaccia terroristica" ma è importante "la stabilizzazione dei Paesi" per "contrastare la radicalizzazione" e solo con una "strategia più ampia riusciremo a sconfiggere" il terrorismo.

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