(di Cristoforo Spinella)
(ANSAmed) - ISTANBUL, 22 LUG - Sul ponte del Bosforo, dove
una settimana fa c'erano i carri armati che volevano
rovesciarlo, ieri notte ha inviato le sue folle per un "presidio
di democrazia". A piazza Taksim, un tempo simbolo delle proteste
di Gezi Park, sono permesse solo le manifestazioni con la sua
benedizione. E per le strade di Istanbul, di oppositori non se
ne vedono. Dopo aver respinto la minaccia golpista, Tayyip
Erdogan si riprende le strade della Turchia. Dal tramonto e fino
a tarda notte ("restiamo all'erta", non si stanca di avvisare il
presidente), a occuparle ci sono le folle adoranti di suoi
sostenitori. Un'esibizione plastica, per i turchi e il mondo che
gli punta gli occhi addosso, di chi adesso ha in mano il Paese.
È così che una folla, imprevista e incontenibile, si è
riversata ieri notte sul ponte del Bosforo, che ora chiede
diventi "dei martiri". Torce in mano, tra bandiere turche e inni
ad Allah, l'ha attraversato come fece 3 anni fa il popolo di
Gezi Park. Quella che rimane una delle immagini simbolo della
protesta contro Erdogan, viene adesso rovesciata dai suoi
sostenitori, che gridano "tu sei il capo, tu sei l'esercito".
Sulle loro teste, brillano i fuochi d'artificio.
Ma la vera prova di forza deve probabilmente ancora arrivare.
Domenica, a piazza Taksim, sono attese centinaia di migliaia di
persone. Per la prima volta da anni, una manifestazione
convocata dell'opposizione socialdemocratica si svolgerà nello
scenario più simbolico. Vietata in tempi normali, è stata
permessa nonostante lo stato d'emergenza. Perché nel frattempo
Erdogan si è preso pure la piazza degli altri. Il suo partito
Akp sarà presente - anche questa una scelta con pochi precedenti
- per una giornata di unità nazionale, destinata a trasformarsi
in un tripudio per lui e una pubblica umiliazione per i
militari, scaricati anche dall'opposizione kemalista.
(ANSAmed).
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Da ponte Bosforo a Taksim,sultano assalta i simboli
Erdogan conquista piazze, domenica Akp manifesta con opposizione