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Ue: Dubrovnik, appello per unità regione Adriatico-Ionica

Gentiloni, dichiarazione facilita dialogo su migranti

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Redazione Ansa

DUBROVNIK - Una regione adriatico-ionica più unita e vicina. Dal primo Forum della Strategia Ue per la Regione adriatico-ionica (Eusair, Strategy for the Adriatic and Ionian Region) arriva la dichiarazione di Dubrovnik. Una Dichiarazione che definisce i contorni futuri della regione, come ha spiegato il ministro degli Esteri croato, Miro Kovac, nel corso della conferenza stampa organizzata in occasione dell'inaugurazione del Forum in corso nella cittadina croata oggi e domani. ''Tutti i Paesi membri - ha ricordato - i quattro membri dell'Unione europea (Slovenia, Italia, Croazia, Grecia) e quattro in fase di adesione (Albania, Montenegro, Serbia, Bosnia Erzegovina) devono beneficiare della nostra cooperazione''.

Servono più prosperità, servono nuovi posti di lavoro, integrazione delle infrastrutture e dei trasporti, energia e sviluppo sostenibile. La Dichiarazione di Dubrovnik, ha spiegato dal canto suo il Commissario europeo per le Politiche regionali, Corina Cretu, è una chiara indicazione della volontà dei Paesi coinvolti nella Strategia a stabilizzare e rendere prospera questa regione. ''Circa 18 mesi fa è stata lanciata questa Strategia, ora è tempo di concentrarsi sull'implementazione''.

La Commissione, ha ricordato, ''svolgerà ruolo di facilitatore e coordinatore, per stimolare lo sviluppo economico, benessere connettività e avvicinare le sponde della marcoregione adriatico-ionica, tutti sullo stesso piano membri Ue e non Ue''.

Gentiloni, Dichiarazione Dubrovnik facilita dialogo su migranti

La Dichiarazione di Dubrovnik, adottata oggi dai ministri dei Paesi che aderiscono alla Strategia adriatico-ionica riuniti a Dubrovnik in occasione del primo Forum sulla Strategia adriatico-ionica (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro, Serbia e Slovenia), ''renderà possibile una cooperazione più stretta e efficace sui temi migratori che naturalmente condividiamo''.

Così il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, parlando con la stampa italiana a margine del primo Forum della Strategia Ue per la Regione Adriatico-Ionica, Eusair (Eu Strategy for the Adriatic and Ionian Region), in corso oggi e domani a Dubrovnik, in Croazia. Si tratta, ha ribadito il ministro, di un fenomeno ''da tenere sotto controllo''. In questo, ha sottolineato, ''la cooperazione è essenziale, ma anche i controlli comuni alle frontiere, così come i progetti di sviluppo''. L'Italia, ha aggiunto il titolare della Farnesina, ''ha sempre creduto nella prospettiva della regione Adriatico-Ionica e nel fatto che i Balcani occidentali facciano parte del processo di integrazione europea''. (ANSAmed).

(ANSAmed).

 

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