(ANSAmed) – SARAJEVO, 7 MAG – La città di Banja Luka,
capoluogo della Republika Srpska (Rs, entità a maggioranza serba
di Bosnia) ha rimarginato un'altra delle ferite di guerra
riacquistando quello che per secoli è stato il suo simbolo, la
moschea Ferhadija, ricostruita e inaugurata oggi alla presenza
di migliaia di fedeli e di numerose autorità locali e
internazionali, con la speranza che questo rappresenti il primo
passo verso una città multietnica come Banja Luka era stata
prima del sanguinoso conflitto armato in Bosnia (1992-1995).
Fatta costruire nel 1579 dal primo governatore ottomano della
Bosnia, Ferhat pascià, la moschea, che era sulla lista del
Patrimonio dell'umanità dell'Unesco, fu rasa al suolo 'da
ignoti' dinamitardi il 7 maggio 1993.
Ugualmente furono distrutte tutte le altre 15 moschee
cittadine, compresa la quattrocentesca 'Arnaudija, nonostante
durante la guerra l'area di Banja Luka non fosse mai stata
teatro di operazioni belliche, restando sempre, dopo la feroce
pulizia etnica dei primi mesi di guerra contro musulmani e
croati, espulsi in 200.000, sotto il controllo dei serbo-
bosniaci.
I resti in pietra delle moschee distrutte furono sotterrati
in discariche fuori città e ritrovati in parte, 3.500 frammenti
sono stati riutilizzati nella ricostruzione e inseriti al
proprio posto grazie allo scanning tridimensionale.
La ricostruzione della più bella moschea dei Balcani è durata
15 anni ed è costata oltre cinque milioni di euro. Il maggior
donatore è stata la Turchia, ed oggi a Banja Luka il premier
turco dimissionario Ahmet Davutoglu ha promesso il sostegno del
suo paese anche in futuro, mentre le autorità della comunità
islamica hanno sottolineato il sostegno finanziario di altri
paesi e di non pochi singoli cristiani di Banja Luka e
dall'estero.
La prima pietra fu posata nel giugno del 2001, un mese dopo
il fallimento del primo tentativo per incominciare la
ricostruzione, il 7 maggio 2001, quando una folla inferocita di
nazionalisti serbi provocò un morto e settanta feriti e tenne
sotto assedio per numerose ore autorità, diplomatici e centinaia
di fedeli musulmani.
Oggi l'inaugurazione si è svolta senza il minimo incidente e
dalla Ferhadija sono stati lanciati solo messaggi di pace e di
tolleranza. "L'uomo contemporaneo e di tutti i tempi – ha detto
il vescovo ortodosso Jefrem – deve imparare a rispettare i
templi di tutte le religioni", mentre per il gran mufti Husein
Kavazovic la moschea ricostruita rappresenta la rinnovata fede
nel bene universale e la volontà di rafforzare la fiducia
reciproca e la riconciliazione. La Ferhadija, ha detto il mufti
di Banja Luka, Osman Kozlic - non vuole biasimare nessuno ma
essere da monito perché non succeda mai più a nessuno.(ANSAmed).
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Bosnia: inaugurata moschea, da capoluogo serbo messaggi pace
A Banja Luka distrutta nel 1993.Presente premier turco Davutoglu