(ANSAmed) - CITTA' DEL VATICANO, 5 MAG - Sulla vicenda di
padre Tom Uzhunnalil, il salesiano sequestrato da un commando
estremista in Yemen ai primi di marzo, è importante "tenere viva
l'attenzione" e "mantenere aperto il canale comunicativo", senza
per questo esercitare "pressioni" o alimentare "false speranze".
E' quanto sottolinea all'agenzia AsiaNews - rilanciata dalla
Radio Vaticana - padre Francesco Cereda, vicario del Rettor
maggiore dei Salesiani, interpellato a due mesi di distanza
dall'assalto di un commando del sedicente Stato Islamico (Isis)
al compound delle Missionarie della Carità di Aden, nel sud
dello Yemen. E' importante, prosegue il sacerdote, "coltivare la
speranza attraverso la preghiera" perché "sappiamo che è ancora
vivo" come ha dichiarato nei giorni scorsi mons. Paul Hinder,
vicario apostolico dell'Arabia meridionale.
Dal 4 marzo scorso padre Tom Uzhunnalil è nelle mani del
gruppo jihadista, con tutta probabilità legato all'Isis, che ha
assaltato una Casa di riposo per malati e anziani delle
missionarie della Carità ad Aden. Nell'attacco sono state
massacrate quattro suore di Madre Teresa e altre 12 persone,
presenti all'interno della struttura. Finora non vi sono state
notizie certe sulla sorte del 56enne sacerdote nato a Ramapuram,
vicino a Pala (Kottayam, Kerala), da una famiglia di grande fede
cattolica. Suo zio Matteo, morto lo scorso anno e anch'egli
salesiano, è stato il fondatore della missione in Yemen. Padre
Tom si trovava nel Paese arabo da quattro anni. Nei giorni
scorsi mons. Hinder ha affermato che padre Tom "è ancora vivo" e
ha ipotizzato un ritorno "imminente" alla libertà, anche se
l'ottimismo iniziale si è stemperato con il trascorrere delle
ore e la mancanza di ulteriori sviluppi positivi. Pur a fronte
di una generale incertezza, padre Cereda sottolinea l'importanza
della preghiera e del "mantenere viva" la sua vicenda. "Le
ultime notizie sono quelle fornite dal vicario apostolico,
secondo cui padre Tom è ancora in vita" sottolinea il vicario
del Rettor maggiore dei Salesiani, per questo è ancor più
importante "non far cadere questa storia nel dimenticatoio, ma
tenere alta l'attenzione nell'opinione pubblica".(ANSAmed).
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Yemen: Salesiani su rapimento prete a Aden, "è ancora vivo"
P.Cereda, attenzione alta, mantenere aperto canale comunicativo