(ANSAmed) - BRUXELLES, 4 MAG - La proposta della Commissione
Ue per riformare Dublino, pur lasciando la responsabilità per il
trattamento delle richieste di asilo al primo Paese di ingresso,
prevede un meccanismo di assegnazione correttivo, "un meccanismo
di equità", e la possibilità di evitare di partecipare al
ricollocamento col versamento di un "contributo di solidarietà"
da 250mila euro per profugo non accolto.
Nel pacchetto di misure presentato da Bruxelles c'è anche il
rafforzamento del sistema della banca dati Eurodac e la
creazione di un'agenzia Ue per l'asilo, proprio per il sostegno
e l'attuazione del nuovo sistema di Dublino.
* Il nuovo sistema stabilirà automaticamente quando un Paese
si trova a trattare un numero sproporzionato di richieste
d'asilo. La "quota di riferimento" sarà calcolata per il 50% sul
Pil e l'altro 50% sulla popolazione. Se uno Stato accoglie un
numero sproporzionato di persone, oltre il 150% della "quota di
riferimento", tutti i nuovi richiedenti asilo - di qualsiasi
nazionalità - dopo una verifica dell'ammissibilità della domanda
presentata, saranno ricollocati in Ue, finché il numero di
domande non sarà ridisceso sotto il livello.
* Uno Stato membro potrà evitare di partecipare
temporaneamente al ricollocamento. In tal caso, dovrà versare un
contributo di solidarietà di 250.000 euro allo Stato in cui è
ricollocato il richiedente del quale sarebbe stato responsabile.
* Il "meccanismo di equità" terrà conto anche degli sforzi
compiuti da uno Stato membro per reinsediare persone bisognose
di protezione internazionale direttamente da un Paese terzo.
* Il sistema prevede tempi più brevi per l'invio delle
richieste di trasferimento, per le risposte e per l'esecuzione
dei trasferimenti dei richiedenti asilo. Inoltre scoraggia abusi
e movimenti secondari con obblighi giuridici più chiari per i
richiedenti asilo, compreso il dovere di restare nello Stato
membro competente per la richiesta, limiti geografici alla
fornitura di benefici materiali legati all'accoglienza e
conseguenze proporzionate in caso di violazioni.
* Le norme proteggono gli interessi dei richiedenti asilo con
maggiori garanzie per i minori non accompagnati e un ampliamento
equilibrato della definizione di familiari.
* Regno Unito, Irlanda (sistema opt in) e Danimarca (opt out)
non sono tenuti a prendere parte al sistema.(ANSAmed).
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Migranti: chi non accoglie, pagherà 250mila euro a profugo
Ecco riforma Dublino proposta da Ue con 'contributo solidarietà'