(ANSAmed) - RABAT, 9 MAR - È da sempre la spina nel fianco
del Marocco. E dopo la crisi diplomatica con l'Europa, sugli
accordi agricoli e di pesca, il Sahara apre una nuova crisi,
questa volta con l'Onu.
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Bank Ki-Moon ha
visitato nei giorni scorsi la zona a sud del Marocco, ex colonia
spagnola, annessa ai territori del regno ma dove da decenni il
Fronte Polisario lotta per l'indipendenza.
Durante la visita, il segretario Onu avrebbe usato il termine
"occupazione", per indicare la presenza marocchina. Una
"deroga", secondo il governo di Rabat, "da quella che
abitualmente è la terminologia diplomatica in uso alle Nazioni
unite, dove si è sempre parlato di Sahara marocchino". Una
offesa, dice Rabat, che non ha sostegno politico o giuridico e
che non sarebbe altro che "un insulto al governo e al popolo del
Marocco".
Ban Ki-Moon ha visitato la zona sahariana tra il primo e il 7
marzo. Obiettivo della visita: rimettere in moto le trattative
tra il Marocco e il fronte Polisario, per arrivare a un accordo.
Ora, l'accusa per Ban Ki-Moon sarebbe quella di aver gettato
alle ortiche la neutralità e l'imparzialità che
contraddistinguono l'Onu, facendo breccia su quello che il
Marocco ritiene "uno stato fantasma, senza i requisiti minimi,
senza territorio, né popolazione, né bandiera riconosciuta".
Il governo di Bankirane spera che si sia trattato di "un
lapsus". E intanto punta il dito sulle violazioni "massicce di
diritti, nei campi di Tindouf, in Algeria", sulle quali invece
Ban Ki-Moon non avrebbe avuto nulla da dire. Così, a pochi mesi
dalla scadenza del mandato, il segretario generale Onu offende
il Marocco, "invece di perseguire e rilanciare i negoziati
politici in vista di una completa pacificazione".(ANSAmed)
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Saharawi: Rabat protesta con Ban Ki-moon dopo la sua visita
Per segretario Onu sarebbe "occupazione"; Rabat, "Siamo offesi"