(ANSAmed) - MADRID, 26 FEB - Nuove turbolenze in vista fra Madrid e Barcellona dopo la decisione della giustizia spagnola, resa pubblica ieri sera, di bocciare la normativa della regione Catalogna che impone l'uso del catalano nell'amministrazione. La sentenza svuota di sostanza uno dei capitoli chiave di quello che rimane dello Statuto della Catalogna, parzialmente bocciato dalla Corte Costituzionale sei anni fa, sulla 'immersione linguistica' in catalano.
La sentenza della quinta sezione del tribunale superiore di giustizia accoglie il ricorso presentato contro l'obbligo dell'uso del catalano fra il personale pubblico da un assistente chirurgo dell'ospedale Giovanni XIII di Tarragona contro il Protocollo linguistico adottato dalla Generalitat de Catalunya.
La corte, in nome della "libertà di espressione" ha annullato l'articolo del protocollo che stabilisce, riferisce El Pais online, "che la lingua di comunicazione fra il personale deve essere quella catalana". La sentenza boccia anche un altro articolo del Protocollo che impone di iniziare "sempre" le conversazioni telefoniche in catalano, ponendo quindi di fatto allo stesso livello l'uso anche del castigliano (lo spagnolo). La decisione del tribunale superiore di giustizia ha provocato, in attesa di reazioni ufficiali, una pioggia di critiche sui social catalani. "Il regime di nuovo si copre di ridicolo", ha scritto 'gins64' sul sito di La Vanguardia. "Che aria da dittatura repressiva c'è in questo paese", ha aggiunto 'Ignasi de Balanzo'. Il nuovo presidente catalano, il secessionista Carlos Puigdemont eletto in gennaio, ha confermato l'obiettivo del suo predecessore Artur Mas - imputato per 'ribellione' dalla giustizia spagnola - di arrivare per la fine del 2017 all'indipendenza della Catalogna. Madrid però si oppone alle spinte secessionistiche di Barcellona che definisce anticostituzionali.(ANSAmed).
Catalogna: corte boccia obbligo catalano dipendenti pubblici
Negli uffici si potrà parlare anche lo spagnolo