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Siria: Assad, riconquisteremo Paese. Riad, rais va cacciato

Fragile accordo per tregua, opposizioni contro intesa Usa-Russia

Redazione Ansa

(ANSAmed) - BEIRUT, 12 FEB - Riconquisteremo tutta la Siria, ci vorrà tempo, ma continuiamo a combattere: lo ha detto il presidente siriano Bashar al Assad citato dai media panarabi come primo suo commento all'annuncio di Usa e Russia, dopo una maratona di colloqui a Monaco di Baviera, di un cessate il fuoco entro una settimana. Ma l'Arabia Saudita replica che l'Isis non può essere sconfitto senza la rimozione di Bashar al Assad: l'obiettivo saudita è quello di rimuovere il presidente siriano, ha detto stasera il ministro degli esteri saudita Adel Jubeir parlando alla conferenza sulla sicurezza di Monaco e citato da Arabiya.

Nei giorni scorsi, Riad aveva annunciato l'intenzione di inviare un contingente di truppe di terra in Siria "contro l'Isis". E il segretario alla difesa Usa Ash Carter ha oggi confermato che sia l'Arabia Saudita che gli Emirati Arabi Uniti invieranno "truppe speciali" nel nord della Siria per combattere l'Isis nella regione di Raqqa. Le opposizioni siriane in esilio rifiutano da parte loro la proposta di Usa e Russia per un cessate il fuoco entro una settimana. Riad Hijab, presidente dell'Alto consiglio dell'opposizione siriana sostenuto dall'Arabia Saudita e capo dell'unica delegazione che partecipa ai colloqui mediati dall'Onu con il governo di Damasco, ha affermato che "nessun accordo è possibile fino a quando rimarrà in carica il presidente (Bashar) al Assad e rimarranno in Siria i Pasdaran (iraniani)". (ANSAmed).

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