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Marocco: fine delle ostilità con Svezia, apre Ikea

Passo indietro di Stoccolma che rinuncia a riconoscere Polisario

Il punto vendita di Ikea alle porte di Casablanca in Morocco

Redazione Ansa

(di Olga Piscitelli)

RABAT - Il nulla osta è arrivato. A cinque mesi dal giorno fissato per l'inaugurazione, Ikea Maroc può aprire le porte e accogliere i clienti. L'esasperazione tra gli oltre 400 dipendenti era alle stelle; il clima di tensione ormai palpabile. Come in una telenovela, lo sbarco del colosso dei mobili low cost in Africa ha appassionato il Marocco. Ufficialmente sprovvisto di un certificato di conformità, ma ufficiosamente al centro di una guerra diplomatica con la Svezia, Ikea ora è pronta ad accogliere gli appassionati di design fai da te a Zenata, borgo industriale alle porte di Casablanca. Il 22 febbraio è prevista una giornata di apertura per parenti e amici dei dipendenti, una sorta di prova generale del via agli acquisti.

Era il 29 settembre, giornata fissata per l'inaugurazione, quando le autorità municipali di Casablanca hanno bloccato le porte. Tutto annullato per colpa di un certificato di conformità che è uno dei documenti più semplici della complessa burocrazia marocchina. Il sospetto è che il marchio di mobili in kit sia stato boicottato per una ragione politica. E diplomatica innanzitutto. Pochi giorni prima era stato presentato in Parlamento a Stoccolma un progetto di legge che voleva riconoscere la Repubblica araba democratica sahrawi dando così rappresentanza diplomatica al Fronte Polisario.

L'ex colonia spagnola controllata dal Marocco ma rivendicata dal gruppo di separatisti maghrebini è da sempre la spina nel fianco di Rabat. Inutili fin qui i tentativi di mediazione Onu per cercare di ricomporre i dissidi tra il movimento indipendentista che vorrebbe un referendum di autodeterminazione e il re del Marocco che non rinuncia ai territori più occidentali. L'arrivo del certificato che mancava per aprire il grande magazzino blu con l'insegna gialla coincide in effetti con un passo indietro di Stoccolma che ha rinunciato al progetto di legge al centro della polemica. Ikea, nata dall'idea di Ingvar Kamprad, che oggi è il presidente della società con sede nei Paesi Bassi, arriva ora ufficialmente in Marocco con la mediazione di SYH Morocco, filiale del partner kuwaitiano Al Homaizi, che da più di 30 anni ha il marchio svedese in Medio Oriente.

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