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Regeni: amb.Egitto, non siamo così 'naif' da uccidere italiano

Ministro Turismo del Cairo cancella visita alla Bit a Milano

Redazione Ansa

ROMA - "Regeni non è mai stato sotto la custodia della nostra polizia. E noi non siamo cosi 'naif' da uccidere un giovane italiano e gettare il suo corpo il giorno della visita del Ministro Guidi al Cairo". E' quanto affermato dall'ambasciatore egiziano in Italia, Amr Helmy, in un'intervista sul caso di Giulio Regeni a Radio anch'io. "Dovete capire - ha aggiunto Amr Helmy - che lanciare delle accuse pesanti contro le forze di sicurezza egiziane senza alcuna prova può danneggiare i nostri rapporti. Spero che la verità venga fuori il prima possibile. Non abbiamo nulla da nascondere".

Intanto e' stata annullata "a causa di sopraggiunti impegni istituzionali" la conferenza stampa del ministro egiziano del turismo Hisham Zaazou prevista per domani sera in occasione della Bit, Borsa internazionale del turismo organizzata nei padiglioni della Fiera di Milano a Rho-Pero fino al 13 febbraio. L'incontro, "rinviato a data da destinarsi", si sarebbe dovuto svolgere all'hotel Principe di Savoia, seguito da un cocktail di benvenuto delle autorità egiziane. Per le fonti ufficiali il ministro ha annullato non solo la conferenza stampa, durante la quale, a quanto si apprende, avrebbe parlato anche delle misure di sicurezza nel suo Paese, ma anche altri impegni che aveva in Italia.

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