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Tunisia: Schulz, Tunisi modello democrazia sostenuto da Ue

Presidente europarlamento al Bardo,Libia stabile interesse tutti

Redazione Ansa

(ANSAmed) - TUNISI, 08 FEB - Seduta plenaria oggi al Bardo per la visita del presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, che ha parlato davanti ai deputati tunisini elogiando il percorso democratico compiuto dal paese e quanti hanno perso la vita in nome della libertà, della dignità e della democrazia.

Schulz ha salutato il coraggio e il senso di responsabilità della società civile, che - ha detto - ha saputo riprendere in mano il destino politico della Tunisia con il dialogo ed il compromesso. Dopo aver ricordato anche episodi critici come gli omicidi politici dei deputati Chokri Belaid e Mohamed Brahmi, Schulz ha sottolineato che la Tunisia resta un modello di pluralismo e di tolleranza per la regione, eccezione che si radica nella storia del paese, incrocio di religioni e culture. Il sostegno costante dell'Unione europea alla Tunisia è un dato di fatto che emerge fin dai mezzi finanziari messi a disposizione della transizione a partire dal 2011, ha rilevato ancora Schulz, elencando tutti i campi di cooperazione e rimarcando la volontà comune di un'integrazione ancora maggiore dell'economia tunisina e quella europea. Il riferimento è all'Accordo di Libero scambio completo ed approfondito, per il quale le negoziazioni sono già iniziate.

Schulz ha annunciato la formazione di una commissione parlamentare mista e la visita del presidente del parlamento tunisino Mohamed Ennaceur il 18 febbraio a Bruxelles. Un Libia stabile, ha sottolineato Schulz, è interesse di tutto il Maghreb e dell'Europa. Poi ancora il rilancio della dimensione mediterranea anche attraverso l'Unione per il Mediterraneo, come strumento di dialogo politico costante sulle grandi questioni regionali. ''Sono convinto che il Mediterraneo possa divenire una delle regioni mondiali più dinamiche entro il 2030 - ha concluso - a condizione di non limitarsi alle questioni economiche".

Ennaceur da parte sua ha precisato che le sfide affrontate dalla Tunisia in questa fase di democrazia nascente richiedono uno sforzo eccezionale anche da parte dei Paesi amici e in primo luogo dell'Ue. E ha fatto appello a moltiplicare gli aiuti finanziari per lo sviluppo, a trasformare il debito in progetti di investimento ed a recuperare i fondi congelati nei conti all'estero degli appartenenti al vecchio regime.(ANSA).

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