(ANSAmed) - FIRENZE, 27 NOV - "Si sta discutendo tra
ministeri della Difesa di possibili ulteriori forme di
cooperazione". Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a
chi gli chiedeva se è possibile che l'Italia incrementi
l'impegno nella lotta all'Isis tra Iraq e Siria. "Stiamo
studiando forme di collaborazione ulteriore. La sintonia tra
Italia e Francia, verificata ieri, è assoluta".
L'Italia, "come in Iraq, come in Afghanistan, anche in Libia
si assumerà le sue responsabilità", ha ribadito il ministro.
"Serve una cornice, un accordo fra le parti libiche e un via
libera delle Nazioni Unite, nelle prossime settimane. Certamente
l'Italia avrà un ruolo molto importante di coordinamento in
Libia. Siamo molto impegnati".
"È un po' strana questa idea di un Paese che sarebbe meno
impegnato di altri: noi abbiamo più di 5.000 militari impegnati
all'estero. Siamo il principale Paese europeo impegnato in Iraq
e lavoriamo insieme con la Francia, la Germania, il Regno Unito,
gli Stati Uniti e i nostri alleati".
Serve "una Libia unita - non ha senso parlare di due o tre -
stabile e solida contro le infiltrazioni del terrorismo, ha
proseguito spiegando che "ci sono tutte le condizioni per
arrivare a una intesa" fra le parti libiche per un nuovo
governo.
"Il successo avrà conseguenze fondamentali anche nella
gestione della crisi migratoria", ha spiegato.
"Sono le parti libiche che, con la regia delle Nazioni unite,
devono trovare la strada - ha aggiunto - superando resistenze
individuali, settarie, che non fanno l'interesse del popolo
libico. Se ci sarà il via libera, il nuovo governo avrà il
sostegno della comunità internazionale, con supporto economico,
operazioni di sicurezza e stabilizzazione". (ANSAmed).
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Isis: Gentiloni, valutiamo più collaborazione Francia
Ministro, Libia, Italia si assumerà sue responsabilità