(ANSAmed) - BEIRUT, 5 OTT - Per il rilascio di Greta e
Vanessa, le due ragazze italiane rapite in Siria lo scorso anno,
sarebbe stato pagato un riscatto di circa 11 mln di euro. Lo
dicono fonti giudiziarie di Aleppo, secondo cui una delle
persone coinvolte nel negoziato è stata condannata per essersi
intascata circa metà del riscatto. Il "tribunale islamico" del
Movimento Nureddin Zenki, una delle milizie già indicata come
coinvolta nel sequestro, ha condannato Hussam Atrash, descritto
come uno dei signori della guerra locali, capo del gruppo Ansar
al Islam.
L'ANSA ha ricevuto una copia digitale del testo della
condanna emessa il 2 ottobre scorso dal tribunale Qasimiya del
movimento Zenki nella provincia di Atareb. Secondo la condanna,
Atrash, basato ad Abzimo, la località dove scomparvero Greta
Ramelli e Vanessa Marzullo, si è intascato 5 dei 12 milioni e
mezzo di dollari, equivalenti a poco più di 11 milioni di euro.
I restanti 7 milioni e mezzo - affermano fonti di Atareb
interpellate dall'ANSA telefonicamente - sono stati divisi tra i
restanti signori della guerra locali.(ANSAmed).
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Siria: fonti locali, 11 milioni per riscatto Greta e Vanessa
"Condannato uno dei rapitori, si era intascato 5 milioni"