(ANSAmed) - RABAT, 3 SET - La sfida si annuncia all'ultimo
voto. Sul ring delle regionali e delle comunali in Marocco,
venerdì 4 settembre, sono due i grandi partiti politici che si
affrontano, il Pam, Partito dell'autenticità e della modernità,
con il simbolo del Trattore e il Pjd, Partito della giustizia e
dello sviluppo, sotto l'insegna della Lampada.
Più di 14 milioni di marocchini iscritti alle liste
elettorali sono chiamati a eleggere 24.655 amministratori
comunali. La battaglia, lanciata il 22 agosto, giorno di avvio
ufficiale della campagna elettorale, è stata combattuta anche a
colpi bassissimi, soprattutto là dove la posta in gioco era
molto alta e cioè a Casablanca, Rabat, Tangeri, Salé, Fes e
Marrakech. Ma è forse sul nuovo progetto costituzionale del
regionalismo che si vedranno i risultati della strategia di re
Mohammed VI che ha tenuto il Marocco al riparo dalle Primavere
arabe e ora punta al decentramento dei poteri e alla
partecipazione attiva. Questa tornata elettorale è vissuta come
preludio delle amministrative del 2016.
L'elezione delle camere professionali del 7 agosto aveva già
dato un assaggio di quello che si era annunciato come un duello.
E in effetti i due giganti che si sono affrontati anche in
questa competizione elettorale sono stati Pam, partito
antiislamista, e il Pjd, che esprime il primo ministro in carica
e raccoglie il consenso degli ultraconservatori. Il primo
vorrebbe giocare secondo un fair-play internazionale, il secondo
accusa gli avversari di essere "mafiosi". Non sono mancate
denunce, attacchi feroci lanciati sul web a suon di filmati e
gare di clic, concerti di insulti durante i comizi.
Sulla corruzione e sulla compravendita dei voti potrebbe
schiantarsi l'intero castello della politica. Gli episodi si
sono rincorsi numerosissimi, ma il plafond di 150 mila dirham
(quasi 14 mila euro) per candidato alle regionali e di 60 mila
per chi corre alle comunali, fissato dal ministero dell'Interno
ha rappresentato, almeno per Pam e Pjd, soltanto un terzo della
spesa totale, calcolata in 30 milioni.
E se a Rabat il cambiamento è assicurato, perché il sindaco
socialista non si è ricandidato, a Marrakech Fatima Zahra
Mansouri, del Pam punta alla riconferma per un secondo - pare
facile - mandato; a Fes, Casablanca e sopratutto a Tangeri i
giochi sono aperti e lo scontro diretto. (ANSAmed)
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Elezioni in Marocco, la sfida anti-islamista
In 14 milioni alle urne per regionali e comunali