(di Patrizio Nissirio)
(ANSAmed) - ROMA, 28 AGO - E' partita la campagna elettorale
per le elezioni politiche in Grecia, che si terranno il 20
settembre, come largamente anticipato sin dal giorno delle
dimissioni di Alexis Tsipras. Un voto dall'esito quanto mai
incerto, visto che si va man mano assottigliando il vantaggio
nei consensi mantenuto in tutti questi ultimi turbolenti mesi da
Syriza, il partito dell'ex premier, rivelando un elettorato
quando mai indeciso e frammentato.
Prima dell'annuncio ufficiale sulla data del voto, la
presidente della Corte Suprema ellenica, Vassiliki Thanou, 65
anni, primo ministro 'ad interim', ha giurato nelle mani del
presidente della Repubblica Prokopis Pavlopoulos divenendo così
la prima donna della storia a ricoprire questa carica. Subito
dopo, hanno giurato i 16 ministri che formeranno il governo
'tecnico' che dovrà portare il paese alle elezioni (ma anche
applicare le prime misure previste dal terzo Memorandum siglato
tra Atene e i creditori). Un esecutivo che include il veterano
della diplomazia ellenica Petros Molyviatis per il ministero
degli Affari Esteri, Giorgos Houliarakis per quello delle
Finanze (ha partecipato ai negoziati con i partner
internazionali), Nikos Christodoulakis per l'Economia, Antonis
Manitakis per gli Interni, Michalis Spourdalakis per la Riforma
amministrativa, il generale (in pensione) Yannis Giangos per la
Difesa, Antonis Makrydimitris per l'Ordine Pubblico, Froso Kiaou
per la Pubblica Istruzione e Christos Zois per la Marina
mercantile. Una curiosità: come viceministro per il turismo è
stata scelta Alkistis Protopsalti, cantante e compositrice tra
le più note della Grecia.
Secondo l'indagine svolta dall'agenzia ProRata per conto del
quotidiano Efimerida ton Syntakton, alla domanda per chi
intendono votare alle prossime elezioni, gli intervistati hanno
risposto in questo modo: "Non ho ancora deciso" il 25,5%; Syriza
23% (alle elezioni di gennaio prese il 36,3%); Nuova Democrazia
19,5%; Alba Dorata (estrema destra) 6,5%; Partito comunista
(Kke) 5%; Pasok (socialista) 4,5%; To Potami (Il Fiume, centro)
4%; Unione Popolare (sinistra radicale) 3,5%; Unione dei
centristi 3% e Greci indipendenti (destra) 2%.
Il leader di Syriza Alexis Tsipras rimane il leader politico
più popolare, seguito dal presidente provvisorio di Nea
Dimokratia Evangelos Meimarakis e il capo di To Potami Stavros
Theodorakis. Ma Tsipras ostenta fiducia. In dichiarazioni
pubblicate oggi dal quotidiano di sinistra ateniese Avghì
(L'Alba), ha espresso la convinzione che il popolo greco darà al
suo partito "un forte mandato per il presente e il futuro".
"La campagna elettorale comincia oggi. Il popolo greco ci darà
un mandato forte per il presente e il futuro. La Grecia non può
tornare indietro. E non tornerà indietro. Potrà solo andare
avanti", ha aggiunto l'ex premier.
Nonostante la perdurante crisi, e la continua emorragia di
depositi dalle banche elleniche (-1,4 miliardi solo a luglio,
dice la Banca Centrale), un piccolo segnale positivo per il
paese viene dall'Elstat, l'agenzia statistica nazionale: il pil
della Grecia è cresciuto nel secondo trimestre dello 0,9%
congiunturale (+0,1% nel primo trimestre) ed è stato quindi
rivisto al rialzo dal +0,8% stimato il 13 agosto.
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Grecia: si vota il 20, elettorato sempre più indeciso
Syriza perde consensi. Giura governo ad interim Vassiliki Thanou