(ANSAmed) - ROMA, 29 LUG - A due anni esatti dal suo
rapimento in Siria, la città di Roma manifesta oggi il suo
impegno e la sua solidarietà per padre Paolo Dall'Oglio, il
gesuita nato proprio a Roma 61 anni fa. Per tutto il giorno, la
sua immagine è esposta sul Palazzo Nuovo, di fronte all'entrata
di Sisto IV del Campidoglio. Sotto la gigantografia di due metri
per quattro, la scritta "Paolo Dall'Oglio cittadino romano".
L'iniziativa, fatta propria da Roma Capitale, è stata proposta
dalla neonata associazione "Giornalisti amici di padre
Dall'Oglio".
Il gesuita di cui due anni fa si sono perse le tracce è noto
per aver fondato, in Siria, negli anni ottanta, la comunità
monastica al Khalil, dopo aver recuperato il Monastero di san
Mosè l'Abissino (Mar Musa). Dall'Oglio è stato sempre
profondamente impegnato nel dialogo interreligioso. Il suo
attivismo nei mesi della rivolta gli ha causato l'ostracismo del
governo siriano, che minacciò la sua espulsione durante la
repressione dei moti di protesta cominciati in forma non
violenta il 15 marzo 2011. Espulso per il suo impegno umanitario
nel 2012, si è trasferito a Sulaymanya, nel Kurdistan iracheno,
animando la nuova fondazione monastica di Deir Maryam el Adhra.
E' rientrato due volte in Siria, per motivi umanitari. Prima
cercando di raggiungere le rive dell'Oronte, per raccogliersi in
preghiera sulle fosse comuni. Poi recandosi, alla fine del
luglio 2013, a Raqqa, nel nord del paese. Lì è stato
sequestrato, si è detto da formazioni jihadiste, il 29 luglio e
da allora di lui non si hanno più notizie. Per il suo rilascio e
la sua salvezza si sono pronunciati nei giorni scorsi Papa
Francesco e il presidente Sergio Mattarella.(ANSAmed).
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Dall'Oglio: a 2 anni sequestro sua foto in Campidoglio
Esposta per un giorno. Roma esprime impegno e solidarietà