(di Diego Minuti)
(ANSAmed) - ROMA, 24 LUG - Il Marocco torna ad interrogarsi
sulla pena di morte, ancora prevista dal codice penale, ma di
fatto non più applicata dal 1993. Un gruppo trasversale di
parlamentari (di cui comunque non fa parte alcun esponente del
Pjd, il partito di governo di ispirazione islamista) ha infatti
chiesto con un documento ufficiale che la pena capitale sia
totalmente soppressa dal codice penale, riaprendo, così, un
dibattito che indélicatement impegna l'opinione pubblica, che
appare non schierata univocamente.
La ''Rete dei parlamentari contro la pena di morte in
Marocco'' sembra avere il suo bersaglio nel ministro della
Giustizia, Mustapha Ramid, che non appare disponibile ad aprire
una discussione sull'argomento, che peraltro, in tempi recenti,
è stata sollecitata dallo stesso re, Mohamed Vi, in occasione
del Forum mondiale dei diritti dell'Uomo, svoltosi a Marrakesh
nel novembre dello scorso anno.
Il timore dei parlamentari abolizionisti è che il Marocco
faccia un passo indietro (ripristinando le esecuzioni sospese da
oltre 22 anni) magari sulla spinta emozionale determinata da
fatti di cronaca legati al terrorismo islamico, oggi vero e
proprio spettro non solo per il Regno. In buona sostanza, in una
parte della società marocchina si sta riproponendo
l'interrogativo sulla possibilità che la pena di morte possa
essere un deterrente ad atti terroristici, pur nella
consapevolezza che il fanatismo in cui cadono gli integralisti
non ha mai mostrato di temere la condanna capitale.
Comunque gli abolizionisti, nell'arco degli ultimi anni,
hanno ottenuto dei risultati significativi della loro lotta,
riuscendo a ridurre il numero dei delitti per i quali è prevista
la condanna a morte, che resta in un codice penale in via di
rielaborazione.
La Rete dei parlamentari, in ogni caso, ritiene sia giunto il
momento di avviare un dibattito nazionale, che magari possa
avere come primo risultato quello di escludere dal novero dei
potenziali soggetti alla pena capitale i civili ed i militari,
in questo modo di fatto limitando la possibilità per la procura
di chiedere ed ottenere una condanna per chi si macchia di reati
gravi di terrorismo.
La vicenda sta facendo registrare delle evidenti divisioni in
seno alle forze parlamentari. Alla Camera dei rappresentanti
giacciono, in attesa d'esame, quattro differenti mozioni. Se tre
- avanzate dall'Usfp, dal Pam e dal Pps - mirano ad ottenere
l'abrogazione totale della pena di morte, la quarta, del Pjd,
chiede una moratoia di dieci anni per coloro che sono già ora in
attesa dell'esecuzione. (ANSAmed).
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Marocco: si riapre dibattito sulla pena di morte
Parlamentari chiedono abolizione da codice penale