(ANSA) - ATENE, 6 LUG - Decine di migliaia di arrivi in
Grecia di turisti da tutto il mondo sono state cancellate nella
settimana precedente il referendum tenutosi ieri e in risposta
ai preoccupanti sviluppi della situazione finanziaria nel Paese
nelle ultime settimane. Lo riferisce oggi l'edizione online del
quotidiano ateniese To Vima secondo cui le cancellazioni
procedono a una media di circa 50.000 al giorno.
Mentre il vice ministro del Turismo Elena Kountoura ha
lanciato un appello ai media affinché "non danneggino il turismo
del Paese" (cosa che a molti è sembrata quasi una richiesta di
autocensura circa il reale andamento della situazione del
settore), esperti del settore ritengono che il risultato del
referendum di ieri e l'introduzione dei controlli sui capitali
avviato da lunedì scorso dal governo stiano avendo un impatto
devastante sulla principale industria ellenica. L'anno scorso,
infatti, il settore del turismo greco ha registrato una stagione
record da sempre con 22 milioni di visitatori e 13.44 miliardi
di euro di incassi, con un incremento del 23% nelle presenze e
del 10.6% di introiti rispetto al 2013 per un totale del 17% del
Pil.
Con l'incertezza creata dall'attuale situazione
politico-finanziaria, come sostiene Andreas Andreadis,
presidente della Confederazione del Turismo ellenico (Sete),
sarà molto difficile che quest'anno il settore del turismo possa
raggiungere le iniziali previsioni di un milione di turisti in
più e di 14 miliardi di introiti nel 2015. Solo la scorsa
settimana sono state cancellate quasi 300.000 prenotazioni
alberghiere e gli esperti del settore ipotizzano che, a meno che
la situazione del Paese non si normalizzi "immediatamente", sarà
impossibile per gli albergatori recuperare le perdite già
subite. Le più colpite dall'ultima ondata di cancellazioni sono
state le isole del Mar Egeo: molti turisti stranieri le hanno
disertate preferendo recarsi verso altre destinazioni in Spagna
e Turchia. (ANSA).
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Grecia: turismo, in continuo aumento cancellazioni alberghi
Sono state 300.000 soltanto la settimana prima del referendum