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20/mo strage Srebrenica, Ramiz Nukic a caccia di ossa umane

Dal 1999 cerca senza sosta i resti del padre e del fratello

Redazione Ansa

(ANSA-AP) – SARAJEVO, 3 LUG – In cerca di ossa umane, a cominciare dai resti del padre e del fratello, Ramiz Nukic vaga per i boschi nei dintorni di Srebrenica, e finora ha aiutato l'Istituto bosniaco per la ricerca dei dispersi a ritrovare e identificare 300 vittime del più grave eccidio di civili in Europa dopo la Seconda guerra mondiale. Sebbene siano trascorsi vent'anni dalla strage degli oltre 8.000 musulmani di Srebrenica, non c'è quasi giorno che Ramiz non trovi dei resti di vittime. Ricerche che conduce fin dal 1999, quando tornò nella sua casa vuota di Kamenica e cominciò quasi ossessivamente a cercare i resti del padre e del fratello minore. Si erano incamminati assieme, con altri uomini e ragazzi, attraverso i boschi in cerca di salvezza dopo la caduta di Srebrenica nelle mani del generale Ratko Mladic. "Sono dispiaciuto quando non trovo un osso – dice Nukic – sono felice quando lo trovo perché una famiglia finirà di cercare". Il prossimo 11 luglio Nukic seppellirà il padre, i cui resti non li scoperti lui ma sono stati ritrovati in una fossa comune.

"Sono contento, anche se il suo scheletro non è completo, ma saprò dove sarà la sua tomba", dice Nukic deciso a continuare a cercare le ossa fino alla fine dei suoi giorni. (ANSA-AP) Leggi l'articolo completo su ANSA.it