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Mattarella a Lubiana-Zagabria, prima visita nei Balcani

Focus politiche Ue e rapporti bilaterali,resta emergenza sbarchi

Redazione Ansa

(dell'inviato Fabrizio Finzi) (ANSAmed) - LUBIANA, 21 APR - Emergenza sbarchi, crisi dell'area Mediterranea nel suo complesso, nuove politiche europee e la stabilizzazione di rapporti bilaterali già eccellenti da anni.

Domani Sergio Mattarella sarà a Lubiana (giovedì a Zagabria) per confermare l'attenzione dell'Italia a due Paesi vicini, dell'area balcanica, ma ormai a pieno titolo membri dell'Unione europea.

Al di là della radicata convinzione dell'Italia che sia necessario correre sulla strada dell'integrazione europea, il presidente della Repubblica porterà prima in Slovenia e poi in Croazia la fortissima preoccupazione dell'Italia per il dramma dell'immigrazione clandestina. Per l'Italia la questione libica è da tempo la priorità delle priorità e l'ultima tragedia nel canale di Sicilia condizionerà per mesi le discussioni politiche a tutti i livelli. Mattarella d'altronde ha sin dall'inizio del suo mandato messo al centro il tema dell'immigrazione e dell'accoglienza e in tutte le sue prime visite alle cancellerie occidentali ha sempre cercato di far capire ai suoi interlocutori che l'Unione non può guardare solo alle sue frontiere orientali, alle pur delicatissime tensioni in Ucraina e ai difficili rapporti dell'Europa con la Russia di Putin. Il presidente anche domani e dopo domani cercherà di sensibilizzare i governi sloveno e croato a non considerare secondario il problema dei flussi crescenti dalla Libia, Paese dove il fondamentalismo musulmano ha ingaggiato una durissima battaglia per il controllo finale del Paese africano.

Naturalmente la visita in due importanti Paesi dei Balcani occidentali (a maggio seguirà un viaggio in Serbia e Montenegro) dimostra la massima attenzione che il Quirinale vuole dedicare ai Paesi del vicinato orientale, confermando una linea inaugurata da Giorgio Napolitano. Al di là dei temi politici restano da confermare - e se possibile incrementare - le già buone relazioni economiche dell'Italia con la Slovenia e la Croazia. Oltre a rappresentare un'area di interesse prioritario sul piano politico e della sicurezza, i Balcani occidentali costituiscono per l'Italia una regione di forte e radicata presenza economica, sia in termini di interscambio commerciale che di investimenti. Complessivamente, coi i Paesi di Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia Erzegovina, Kosovo, Albania, Montenegro ed ex Repubblica jugoslava di Macedonia, l'interscambio nel 2013 ammontava a ben 16 miliardi 552 milioni di euro. (ANSAmed).

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