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Egitto: prima condanna per Morsi, 20 anni di carcere

Il deposto presidente islamista evita per ora la pena di morte

Il deposto presidente egiziano Mohamed Morsi

Redazione Ansa

(di Rodolfo Calò)
(ANSAmed) - IL CAIRO - Mohamed Morsi, il deposto presidente egiziano esponente dei Fratelli musulmani, è stato condannato a 20 anni di carcere per aver ordinato la repressione di una protesta nel 2012. Si tratta della prima condanna per Morsi che ha per ora evitato la pena di morte ma dovrà tornare davanti ai giudici in almeno altri quattro processi tra cui uno per spionaggio.
L'ex-presidente, eletto come successore di Hosni Mubarak ma deposto solo dopo un anno da una rivoluzione popolar-militare nel luglio 2013, è stato condannato per incitamento fra l'altro a "cattura e tortura di manifestanti". Lo ha riferito l'agenzia ufficiale Mena. A 20 anni di reclusione sono stati condannati altri 12 imputati, tra cui almeno sette dirigenti di spicco della Fratellanza musulmana come Mohamed al-Beltagy (a due altri accusati sono stati infitti 10 anni). La Corte d'Assise del Cairo ha però fatto cadere l'accusa di omicidio che avrebbe fatto scattare le sentenze di morte.
La resa dei conti giudiziaria ha riguardato gli scontri fra sostenitori di Morsi e loro avversari consumatisi il 5 dicembre di tre anni fa davanti al palazzo presidenziale di Etehadiya (o Ittihadiya), nell'est del Cairo, dove migliaia di egiziani protestavano contro un decreto con cui Morsi intendendeva rendersi inattaccabile dalla magistratura. Negli scontri morirono dieci persone tra cui un giornalista e vi furono anche più di 20 feriti.
Alla sentenza è possibile interporre appello ma un legale di Morsi che - ha spiegato - si dichiara ancora "legittimo presidente dell'Egitto", ha detto che non è stato deciso se presentare appello. Ciò implicherebbe infatti il riconoscimento della legittimità della Corte. Il figlio maggiore di Morsi,
Osama, avvocato, alla tv Al Jazeera ha detto che il verdetto è politicizzato e "nullo": "Il nostro unico compito ora è far fallire il golpe militare", ha detto riferendosi al presidente Abdel Fattah Al Sisi che da capo delle forze armate guidò la rivolta contro i moti del luglio di due anni fa.
Amnesty international ha definito la sentenza odierna una "imitazione di Giustizia". Nel tardo pomeriggio c'erano notizie di manifestazioni contro la sentenza in varie città egiziane, con blocchi stradali segnalati in almeno due punti nella periferia del Cairo.
Nella gabbia degli imputati Morsi ha salutato alzando le braccia mentre altri condannati hanno fatto il "Rabaa" mostrando quattro dita della mano, simbolo della sanguinosa repressione dell'agosto 2013 contro le proteste per la rimozione di Morsi.
In un anno e mezzo gli arresti sono stati decine di migliaia (41mila secondo Human Right Watch) e la Fratellanza musulmana,
dichiarata terrorista nel dicembre 2013, è stata colpita da processi di massa con centinaia di imputati e ha in carcere anche la sua guida spirituale, Mohamed Badie: è alla sbarra in 43 processi, è già stato condannato a morte (in attesa di appello) e all'ergastolo in tre procedimenti.
Per Morsi, riportato in elicottero nel carcere in Burg Al-Arab nei pressi di Alessandria per la prima volta con la tuta blu del condannato, sono in corso processi per "spionaggio" in favore del Qatar, collaborazione "terroristica" con Hamas ed Hezbollah, organizzazione di una violenta evasione di massa nel gennaio 2011 e per oltraggio ad una corte. (ANSAmed).

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