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Mo: da domani 'Stato di Palestina' in Corte penale Aja

Ministero, documenti su possibili crimini guerra

Redazione Ansa

(ANSAmed) - RAMALLAH, 31 MAR - "Lo Stato di Palestina" da domani farà parte ufficialmente della Corte penale internazionale (Cpi) dell'Aja e potrà "cominciare a presentare la documentazione relativa a possibili crimini di guerra e contro l'umanità commessi nei Territori palestinesi". Lo ha sottolineato un responsabile del ministero degli esteri del governo palestinese alla vigilia della fine del periodo occorrente (il primo giorno del mese successivo a 60 giorni) da quando, il 2 gennaio, i rappresentanti palestinesi hanno presentato la richiesta ufficiale di accesso allo Statuto di Roma. Appoggiata da tutte le fazioni politiche palestinesi, quella scelta ora consente la richiesta alla Cpi di indagare ufficialmente sui possibili crimini denunciati. Atti questi che sarebbero stati commessi dopo il 13 giugno 2014: data dell'inizio - secondo il responsabile palestinese - "dell'escalation militare israeliana" seguita al rapimento e all'uccisione di tre giovani ebrei in Cisgiordania. Dopo la denuncia palestinese, la Cpi ha già avviato lo scorso 16 gennaio un'indagine preliminare ed ora - ha detto il rappresentante palestinese - saranno subito sottoposte anche le ''situazioni'' riguardanti la guerra di Gaza, l'espansione delle colonie ebraiche e lo sfruttamento delle risorse nei Territori palestinesi occupati. Le indagini della Corte, guidate dal procuratore generale Fatou Bensouda, potrebbero comunque prendere in considerazione - ha aggiunto il rappresentante palestinese - "anche crimini commessi da fazioni palestinesi, come quella islamica di Hamas" nei Territori stessi. Israele non ha sottoscritto lo Statuto di Roma e quindi non e' membro della Cpi, ma la Corte ha giurisdizione per i presunti crimini commessi nel territorio di uno stato aderente; inoltre la Corte non persegue le nazioni in quanto tali, bensì le persone in posizioni di comando a cui sono attribuiti i crimini commessi in un determinato territorio. Alla cerimonia di domani pomeriggio all'Aia dovrebbero prendere parte gli stati firmatari dello Statuto di Roma (123) compresi tutti i paesi della Ue (28). (ANSAmed).

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