(ANSAmed) - ROMA, 4 MAR - "Il ministero degli Esteri
palestinese chiede al Vaticano ed alla comunità internazionale
la protezione dei luoghi santi cristiani e musulmani e condanna
l'atto compiuto dai coloni estremisti, che hanno dato fuoco a
una parte della Chiesa Normtsiaun a Gerusalemme e scritto degli
slogan offensivi contro il Cristianesimo e la figura di Gesù
Cristo".
Lo scrive l'Ambasciata palestinese a Roma in un comunicato,
ricordando gli attacchi di qualche giorno fa a un seminario
greco-ortodosso a Gerusalemme e a una moschea a Betlemme.
"Alcuni giorni prima già avevano incendiato la Moschea
Al-Huda a Jabaa" e "poi hanno commesso un' aggressione razziale
contro la Chiesa" si legge nella nota.
"Il ministero denuncia queste continue aggressioni che si
attuano sotto gli occhi del governo israeliano, con la presenza
delle sue forze di occupazione, che garantiscono la protezione
ai coloni estremisti. Sono aggressioni e provocazioni molto
gravi contro i luoghi di culto che consideriamo incoraggiamenti
ufficiali alla violenza e all'estremismo, e dichiarazioni di
guerra a Gerusalemme ed ai suoi cittadini".
"Il governo israeliano è totalmente responsabile di questi
crimini. Chiediamo alla Santa Sede, alla Comunità
Internazionale, alle Nazioni Unite e alle sue istituzioni, ai
membri del Consiglio di Sicurezza, di non limitarsi alle
condanne e di non applicare la politica di due pesi e due misure
nella regione e di assumersi le proprie responsabilità per porre
fine alle aggressioni dei coloni contro il nostro popolo ed in
particolare a Gerusalemme Est". (ANSAmed).
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